La Top10 delle donne nel Marketing Tecnlogico: #1 e #2

donne nel Marketing Tecnlogico

Continuiamo con la classifica Top10 delle donne nel Marketing Tecnologico Gemma Davies e Jada Balster. Le precedenti puntate sono: [decima e nona posizioneottava e settima posizionesesta e quinta posizionequarta e terza posizione]

#. Dr Christine Bailey, CMO, Valitor

Un candidato che è ricomparso più volte durante il processo di nomina è stata Christine Bailey, una vera protagonista del Marketing Tecnologico. Attualmente è CMO presso la società di soluzioni di pagamento Valitor, ma è chiaro che ha avuto un impatto sia all’interno che all’esterno di questo ruolo. In Valitor ha sviluppato una nuova mission, una value proposition e una strategia di brand per l’azienda, coinvolgendo più esperti del settore nella sua ricerca. Esternamente ha parlato in una serie di eventi tra cui TED Talks e InTech Conference di B2B Marketing. Ha utilizzato le sue capacità ed influenza come sprone per altre donne ad impegnarsi ed avere succeesso nel settore tecnologico. Christine fa anche parte del comitato consultivo per la European Women Payments Network e della Society for New Communications Research.

La capacità di affrontare il cambiamento e il rischio sono comportamenti appresi, dice Christine. E lo sa bene da quando ha mostrato le sue capacità di gestire in modo positivo anche le situazioni più difficili.

Alla B2BInTech 2018 ha condotto una presentazione intitolata “I cinque passaggi chiave per abbracciare il cambiamento nel modo giusto” Ecco un sunto dei punti salienti:
1. Abbi il coraggio di iniziare anche prima di essere pronti: nel mondo frenetico di oggi, nessuno può permettersi di aspettare il “momento giusto”. Fai un atto di fede e muoviti prima del tuo avversario.
2. Combatti le convinzioni limitanti: siamo spesso trattenuti dai nostri limiti auto-imposti. Ci diciamo che non possiamo, quindi non proviamo a fare. Riconoscere i pensieri limitanti e imparare a capovolgere il tuo pensiero è un passo importante e necessario.
3. Combatti la tua sindrome dell’impostore (imposter syndrome, termine coniato nel 1978 dalle psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes per descrivere una condizione psicologica particolarmente diffusa fra le persone di successo, caratterizzata dall’incapacità di interiorizzare i propri successi e dal terrore persistente di essere esposti in quanto “impostori”) : tutti noi siamo vittima di tanto in tanto della Imposter Syndrome, ma stare in un ambiente in cui sei completamente a tuo agio e sicuro di te non ti aiuterà a crescere. Un po’ di ansia fa bene al tuo io.
4. Sogna in grande, ma fai piccoli passi: la tua visione non dovrebbe essere limitata da ciò che puoi ottenere in questo momento, eppure le tue azioni non dovrebbero essere ritardate perché sei sopraffatto dal compito che ti aspetta.
5. Nutri il tuo cervello: Imparare cose nuove, come una lingua, aiuta a sviluppare il nostro cervello in modi diversi, costruendo non solo nuove abilità ma un pensiero flessibile.

#2 Edwina Dunn, CEO, Starcount

Edwina Dunn  ha fondato una azienda tecnologica e ne ha costruita un’altra. Prima di Starcount, ha creato dunnhumby, l’azienda che ha aperto la strada alla Clubcard. Qui ha avuto un impatto su tutto, dal prodotto alla piattaforma tecnologica. Ma il business non è il suo unico obiettivo, Edwina è da sempre stata voce forte nel promuovere la tecnologia per le generazioni future ed incoraggiare allo stesso tempo le donne già nel settore. Ha organizzato la campagna triennale Your Life for Government per aumentare l’adozione di STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nelle scuole. È anche la fondatrice di The Female Lead – un’organizzazione senza scopo di lucro che mira a rendere più visibili e conosciute le storie di donne. È titolare di quattro dottorati ad honorem in Economia, oltre a numerosi incarichi esterni presso STEM e organizzazioni per l’innovazione.

Dunn è stata elogiata per il suo lavoro presso Starcount e per come ha sviluppato la capacitò di misurare i gusti e le tendenze globali di 1,7 miliardi di persone in 12 dei maggiori social network del mondo. E’ stato anche sottolineato il fatto che ha reinventato il marketing delle relazioni con i clienti e che ha ridefinito il rapporto tra rivenditori e clienti.

E. P.

CHIUDI