Ciò include il modo in cui le persone cercano nel Web informazioni, effettuano prenotazioni, ordini, acquisti, ecc. Gli smartphone hanno cambiato il comportamento degli utenti. L’attenzione alla ricerca si è spostata sulle aspettative locali e degli utenti per ottenere risultati più rapidi (anche immediati).
Ora, la tecnologia si sta ulteriormente spostando offrendo alla gente voce e aiuto digitale. Alexa, Siri, Cortana, Google Assistant e altri – gli assistenti vocali stanno portando l’esperienza utente ad un nuovo livello..
Un nuovo approccio alla ricerca — voice, screenless, coloquiale
Secondo il voice report di Microsoft, il 72% degli intervistati esegue ricerche con l’aiuto di un assistente vocale digitale. Gli smartphone e i dispositivi intelligenti stanno cambiando l’approccio degli utenti alla ricerca. Dal digitare si passa al toccare, e si arriva a tutti gli effetti al parlare. Tutto questo, di conseguenza, comporta un cambiamento significativo nel modo in cui gli utenti formulano le query e ricevono i risultati di ricerca.
Oggigiorno le funzioni ed i meccanismi di ricerca semantica superano in efficienza i sistemi di ricerca basati su parole chiave, migliorando l’esperienza dell’utente. Gli algoritmi di ricerca diventano più intelligenti e i motori di ricerca sono già in grado di indovinare l’intento di ricerca che è alla base delle query per soddisfare immediatamente le necessità dell’utente.. I motori di ricerca riconoscono e comprendono oggi il linguaggio naturale molto meglio di quanto non fosse possibile 5 o 10 anni or sono. Alla gente piace fare domande e ricevere risposte. Questa è la forma di interazione umana più naturale e confortevole, e questo è esattamente il modo in cui ci piace ricevere informazioni. Ecco perché la maggior parte delle persone usa la lingua parlata per formulare le proprie domande agli assistenti vocali, come in una conversazione vera.
Fare in modo che le macchine comprendano e comunichino con gli utenti sembra ancora una operazione ai limiti della fantascienza. Ma ci sono diverse branche della Scienza, ed esperti di linguistica computazionale, informatica, intelligenza artificiale, che lavorano per rendere possibile tutto questo.
Ilriconoscimento vocale e l’elaborazione del linguaggio naturale sono alla base della capacità delle macchine di comprendere ciò che le persone chiedono usando il linguaggio naturale. La Conversational AI (Intelligenza Artificiale Conversazionale) — la componente di assistenza vocale — consente agli assistenti digitali di interagire con gli utenti sotto forma di dialogo, rispondendo a domande, facendo domande, fornendo indicazioni, raccomandazioni, ecc..
Stiamo assistendo alla magia dell’interazione macchina-uomo, che sta cambiando il modo in cui gli utenti eseguono le ricerche (e il comportamento degli utenti in generale). In poche parole, non appena diciamo “Ehi, Siri”, “Ok, Google”, ecc. e inviamo un comando verbale, una tecnologia intelligente lo traduce alla macchina, facendole gestire questo comando. Nel caso di una ricerca, l’assistente esegue ricerche sul Web tramite il motore di ricerca corrispondente e propone un risultato.
Circa il 35% delle ricerche vocali viene gestito con risposte che provengono da altoparlanti intelligenti che non dispongono di schermi. Il che significa che non ci sono più 10 link blu come risultati di ricerca. Questa è una brutta notizia: un assistente vocale non leggerà ad alta voce l’intero elenco dei risultati di ricerca, ma sceglierà il risultato più pertinente e appropriato. Come i motori di ricerca, gli assistenti vocali digitali cercano di restituire massimo valore agli utenti. Verranno quindi presi in considerazione il comportamento, le preferenze, la posizione, la cronologia delle ricerche, ecc. degli utenti.
Questo rende certamente la ricerca vocale un settore iper-competitivo ed altamente stimolante. Ma allo stesso tempo – e questa è una buona notizia, – la ricerca vocale apre un campo amplissimo per gli esperimenti, essendo all’inizio del percorso. Di conseguenza, non esiste una ricetta di base, un percorso certo per ottenere risultati. I SEO dovranno osservare, analizzare e comportarsi di conseguenza ai risultati delle analisi.
È difficile prevedere se la voce sarà strumento e meccanismo dominante nelle ricerche nei prossimi anni, se e quando prenderà il sopravvento sulla ricerca digitata. Possiamo dire che è abbastanza probabile, anche se non sappiamo ancora quando/come. Tenendo conto dell’adozione attiva di strumenti vocali (almeno il 75% delle famiglie avrà uno smart speaker, un altoparlante intelligente, entro il 2020) e l’uso crescente di assistenti vocali digitali, la ricerca vocale è qui per rimanere. È quindi il momento di iniziare a prendersi cura di questo nuovo strumento.
Come ottimizzare per la ricerca vocale
Tutti questi cambiamenti stanno sicuramente influenzando la SEO e richiedono diversi cambiamenti specifici da applicare ad una strategia SEO. Questo significa che dobbiamo rinunciare alle pratiche e meccanismi classici di ottimizzazione pèer i motori di ricerca? Assolutamente no. Non è necessario spostare tutti gli sforzi sulla ricerca vocale, non per ora, almeno. La ricerca vocale è ancora in fase di studio e sviluppo, quindi per ora sono ancora applicabili le vecchie regole. Inoltre, il contenuto che si posiziona bene nei risultati di ricerca classici è molto probabile che compaia nella ricerca vocale. Circa il 75% dei risultati di ricerca vocali compaiono tra i primi 3 risultati delle ricerche classiche. Quello che ora dobbiamo fare è rivedere molte delle tattiche sinora utilizzate, per aumentare le nostre possibilità di apparire anche nei risultati della ricerca vocale. Ecco qui di seguito alcune idee per l’ottimizzazione:
- Rispondere alle domande.
- Essere leggibile.
- Fornire featured snippets.
- Implemenrtare la local SEO.
- Utilizzare dati strutturati (schema markup).
- Migliorare la velocità di caricamento delle pagine e la sicurezza.
Rispondere alle domande. Dato che la maggior parte delle query di ricerca vocale sono fatte usando il linguaggio naturale e nella forma di una domanda, è abbastanza ovvio che siano risposte quelle che dobbiamo fornire. Meglio si risponde alle domande degli utenti, più è probabile che la nostra risposta si adatti ai risultati della ricerca vocale (c’è una breve guideline di Google su quali risposte sono considerate rispondenti alle esigenze degli utenti.
Tutto questo richiederà anche una ricerca più specifica per le parole chiave, in quanto sarà necessario creare contenuti intorno a long tail ksywords (parole chiave a coda lunga) contenenti domande. In realtà, non è un grosso problema, poiché ci sono molte possibilità di imparare ciò che le persone di solito chiedono. Un modo molto semplice è esplorare le funzioni di completamento automatico dei motori di ricerca.
Abbiamo anche AnswerThePublic, un ottimo servizio che raccoglie tutti i tipi di domande popolari su una parola chiave e li visualizza.
Le pagine contenenti domande e risposte sembrano l’opzione più ovvia per creare contenuti in modo colloquiale. Oltre ad aiutarci a fornire agli utenti le informazioni sul nostro prodotto o servizio, ci aiutano a farlo nel modo più appropriato per la ricerca vocale. Qualsiasi pagina che contiene una risposta precisa alla domanda di un utente può quindi essere scelta come risultato della ricerca vocale. Backlinko, nel lodo studio sulla ricerca vocale ha osservato che Google da la priorità a risposte brevi e concise alle domande degli utenti, non più lunghe di 30 parole.
Essere leggibile. In realtà questo si correla con il suggerimento precedente e si adatta a qualsiasi contenuto che venga creato, ma è particolarmente importante per i risultati della ricerca vocale. È più probabile che il contenuto di facile lettura venga scelto dagli assistenti digitali proprio perché è, letteralmente, facile da leggere. È possibile verificare la leggibilità dei contenuti utilizzando Hemingway Editor (o qualsiasi altro analogo, ce ne sono molti).
Fornire featured snippets. Si ritiene (ed è vero per circa il 40% dei risultati di ricerca vocale ) che comparire in posizione zero nei risultati di ricerca aumenta le possibilità di essere utilizzati in lettura dall’assistente vocale. Questa posizione è definita featured snippet (snippet in primo piano), un risultato di ricerca che contiene una risposta diretta e concisa alla query di un utente. Risulta quindi abbastanza ovvio come sia opportuno lavorare sull’ottimizzazione per i featured snippet. Il che significa sostanzialmente che dobbiamo organizzare il tuo contenuto nel modo in cui possa rispondere alle domande. Ecco alcune opzioni che possiamo usare:
- Cercare di costruire i contenuti in modo colloquiale, facendo domande e rispondendo alle stesse.
- Strutturate il testo in paragrafi brevi e di facile lettura con una domanda nel sottotitolo che precede.
- Creare nella pagina una sezione sul “come fare”.
- Creare elenchi diversi con numeri o elenchi puntati, tabelle, passaggi, ecc.
Implementare la local SEO. Quasi la metà delle query di ricerca vocale ha una forte relazione ed intento locale, secondo un recente studio di Brightlocal . Questo significa che la ricerca vocale può favorire molto le piccole imprese locali e ci porta alla necessità di lavorare a fondo sulla.Local SEO. Il primo e più ovvio passo da compiere è quindi la creazione e messa a punto di una scheda di Google My Business, completandola con ciò che le persone solitamente vogliono sapere: indirizzo, informazioni su prodotti o servizi, prezzi, orari di lavoro, indicazioni per effettuare ordini, opzioni di consegna, offerte e vantaggi, ecc. In effetti, qui non ci sono punti non necessari: gni piccola cosa può contare ed essere utile.
Poiché gli assistenti digitali tendono a prendere informazioni dalle funzioni di ricerca, assicurarsi di fornire la possibilità di apparire nello Knowledge Panel . Il fatto che Google decid di mostrare il nostro Knowledge Panel o meno dipende fortemente dalla quantità di informazioni contenute nel nostro account Google My Business: e3cco quindi la necessità di compilare seriamente tutte le sezioni dell’elenco. Lavorare sul proprio account GMB è un processo costante: aggiornarlo, aggiungere foto, video, insomma mantienilo vivo!
Ci sono alcune funzionalità che appaiono sul pannello e possono funzionare bene per la ricerca vocale, in quanto possono dare risposte dirette alle domande degli utenti:
- Domande e risposte. Una caratteristica spesso trascurata che, tuttavia, crea una grande esperienza utente e gioca a favore della reputazione del marchio. Risponde immediatamente alle esigenze delle persone e fornisce loro le informazioni più complete sull’azienda rappresentata e sui servizi direttamente dalla SERP. Non dimentichiamo che chiunque può rispondere alle domande sullo Knowledge Panel, quindi è bene curare di inserire il maggior numero di risposte possibile in prima persona, assicurando co0sì che lo Knowledge Panel contenga le giuste informazioni
- Google posts. I Google posts sono post brevi che possiamo scrivere per far conoscere alle persone le promozioni, nuovi prodotti, servizi – insomma per condividere notizie. Sono tenuti in vita per circa una settimana. Tuttavia, sono un potente strumento per tenere le persone informate e a vantaggio della attività SEO.
Utilizzare dati strutturati (schema markup). Sebbene non sia stata osservata una forte correlazione tra la ricerca vocale e il markup dei dati strutturati, è sempre meglio utilizzarli piuttosto che non occuparsene. Ecco perché.
I dati strutturati (Schema markup) sono una grande possibilità per aiutare le macchine a capire di cosa tratta un testo o una pagina. Questo fa sì che i robot capiscano cosa significhi effettivamente un certo insieme di lettere e simboli, riuscendo a definire più facilmente la pertinenza della pagina per una determinata query (di fatto, lo scopo principale di qualsiasi azione di ottimizzazione).
Google ha recentemente annunciato un nuovo tipo di markup chiamato Speakable , progettato appositamente per indicare parti della pagina che possono essere lette dagli assistenti vocali. Al momento è ancora in beta ma è possibile testarlo e vedere come funziona. Ci sono alcuni requisiti che bisogna soddisfare prima di poter essere idoneo ad utilizzare questo tag sulle pagione del sito: dobbiamo assicurarci di essere inclusi in Google News. Si può presentare domanda per l’inclusione tramite Publisher Center ma prima dobiamo assicurarci che i contenuti del sito siano conformi alle Norme di Google News (content policies)
Migliorare la velocità di caricamento delle pagine e la sicurezza. Ultima cosa, ma non la meno importante, riguarda la velocità di caricamento delle pagine del sito: influisce sull’esperienza utente, sulle classifiche e, di conseguenza, ha un enorme impatto sui risultati della ricerca vocale. La pagina dei risultati di ricerca vocale in media viene caricata in 4,6 secondi, il che significa che dobbiamo davvero impegnarci a migliorare la velocità del sito. PageSpeed Insights di Google può misurare la velocità di caricamento e indicare i colli di bottiglia che vengono rilevati.
Un’altra osservazione interessante riguarda il fatto che la maggior parte dei risultati della ricerca vocale sono pagine con HTTPS. La sicurezza è fondamentale, quindi, in effetti, la migrazione HTTPS è qualcosa di assolutamente importante, indipendentemente dal fatto che ci si sforzi per essere presenti nella ricerca vocale o meno.
Conclusioni
La ricerca vocale non è un’altra funzionalità da osservare, con cui divertirsi, e che sarà presto dimenticata. È una tendenza che si svilupperà e guadagnerà una quota di mercato di ricerca più ampia. Il futuro in cui siamo in grado di parlare agli assistenti virtuali con naturalezza, allo stesso modo in cui lo facciamo parlando ad altre persone, è già arrivato. E c’è molto spazio per lo sviluppo in questo settore, poiché la tecnologia oggi dimostra di evolvere rapidamente: questo sicuramente sconvolge il concetto esistente di SEO, sfidando gli esperti di Marketing con il difficile compito di conformarsi ai grandi cambiamenti in un settore in cui ultimamente tutto è sembrato più o meno stabile.
E. P.