La rassegna si chiamerà “Terra Madre Salone del Gusto” e anticipa di un mese il consueto svolgimento (fine ottobre/inizio novembre), animando alcuni dei luoghi più belli e importanti del capoluogo piemontese e non solo.
Il Parco del Valentino con il Castello e il Borgo Medievale, Palazzo Reale, il Teatro Carignano, il Circolo dei Lettori, la Mole Antonelliana, la Reggia di Venaria Reale, sono questi gli scenari suggestivi per fare conoscere al mondo intero l’importanza della terra e dei suoi prodotti. Voler bene alla terra il tema centrale, il concept su cui ruota l’edizione 2016. “Il tema scelto per Terra Madre Salone del Gusto 2016 è fortemente significativo per la filosofia di Slow Food, perché Voler bene alla terra, custodendo l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti”. A spiegare con queste parole il motivo conduttore della kermesse è Serena Milano, Segretario Generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, che sottolinea come: “Insieme a produttori, educatori, chef, studiosi, contadini, Comunità del cibo e soprattutto cittadini e famiglie, vogliamo riscoprire il piacere di prenderci cura della terra, condividendo cibi buoni e vivendo in armonia con ciò che ci circonda. Tutto questo attraverso laboratori, conferenze, percorsi didattici e degustazioni”.
Un Salone del Gusto più sbilanciato su Terra Madre potremmo dire, in questa nuove veste, che avrà nel Parco del Valentino il cuore della manifestazione il: “luogo ideale per affrontare le nuove sfide per un mondo più ecosostenibile e far conciliare la presenza dell’uomo sul pianeta” secondo gli organizzatori.
Come afferma lo stesso Carlo Petrini, fondatore di Slow Food: “Oggi più che mai vogliamo creare un evento in sintonia con i luoghi che lo ospitano, sensibilizzando ancor di più i visitatori al rispetto del nostro patrimonio. Anche per questo cercheremo di lasciare alla città un tangibile contributo per il bene comune. Sarà una grande sfida, ma siamo certi che Torino e il Piemonte ci accoglieranno con l’entusiasmo e l’affetto che ci dimostrano ormai da tanti anni”.
Voler bene alla terra è stato da sempre uno degli impegni prioritari delle campagne di Slow Food. Grazie ai progetti Slow Food, sostenibilità, consumi consapevoli e rispetto per la biodiversità, sono diventati nel tempo, un patrimonio sempre più condiviso della collettività. Così come un’alimentazione sana, di qualità, lontana da logiche puramente consumistiche, l’educazione alimentare e la salvaguardia delle risorse, concetti presenti nelle scelte di spesa quotidiane di ognuno di noi. Lo testimoniano molto bene le parole di Daniele Buttignol Segretario Generale di Slow Food Italia “con i nostri programmi è stato possibile creare 10.000 orti in Africa e centinaia di Presìdi, catalogare i prodotti in via di estinzione e portarli a bordo dell’Arca del Gusto, sostenere i Mercati della Terra, promuovere un’alimentazione sana con gli orti scolastici e stilare una serie di consigli per fare la spesa in modo consapevole”.
Una rivoluzione che ha lasciato il segno sulle tavole e nelle mense, anche e grazie soprattutto al Salone del Gusto e a Terra Madre, che nel corso degli anni, hanno permesso ad un pubblico di volta in volta più vasto di avere un approccio diretto con i produttori di piccola scala.
Nelle precedenti edizioni fin qui realizzate i visitatori hanno potuto scoprire cosa significa l’essenza e l’attività del contadino, grazie agli incontri con i delegati della rete di Terra Madre provenienti da tutto il mondo, condividendone consigli ed esperienze.
Imparando così l’importanza di preservare quello che c’è oggi, perchè ci sia anche domani, attraverso il dialogo ed il confronto con chi, in diverse parti del mondo, lotta e sopravvive per il rispetto della Terra attraverso il cibo.
Ampio spazio sarà dedicato agli appuntamenti sui consumi consapevoli. Tre in particolare gli argomenti sotto la lente d’ingrandimento, Slow Meat – per lo sviluppo di una cultura del consumo cosciente di carne – Slow Fish dove si discuterà di sfruttamento delle specie ittiche e di alternative da portare sulla nostra tavola – e Slow Beans – sezione dedicata ai legumi e alle loro ricche proprietà nutrizionali. Proprio ai legumi la FAO ha dedicato l’Anno Internazionale 2016. E poi ancora, approfondimenti sul ruolo delle api e sulla biodiversità, ma anche suggerimenti utili per fare una spesa sostenibile tramite i gruppi di acquisto solidale e i mercati contadini.
A corredo della kermesse non mancheranno i laboratori che coinvolgeranno scuole e famiglie per conoscere le attività di Slow Food Educazione, ad esempio come fare il compost o scegliere le verdure di stagione e prendersi cura dei semi.
Una 5 giorni all’insegna del gusto per avvicinarsi al cibo in modo consapevole, trasformandosi in quello che Slow Food chiama un co-produttore, non limitandosi ad acquistare ciò che si mangia, ma condividendone i principi di produzione, conoscendone le tecniche di trasformazione e scegliendo consapevolmente.
[Redazione]
Per saperne di più: salonedelgusto.com; slowfood.it