Il successo del mercato del “seconda mano”

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La crisi economica e l’aumento dei costi sono tendenze sempre più evidenti negli ultimi mesi, principalmente a causa degli effetti diretti e delle speculazioni conseguenti al conflitto in corso in Ucraina. Tutto questo si è unito ed ha dato ulteriore spinta agli effetti lenti ma costanti dell’aumento della consapevolezza climatica nel guidare i cambiamenti nel comportamento di acquisto. Di fatto, eventi prettamente “negativi” si uniscono a tendenze “positive” creando nuove opportunità per i rivenditori e gli esperti di marketing nel settore della “economia circolare”.

Poiché le bollette energetiche, i prezzi del carburante e dei generi alimentari, della maggior parte dei prodotti che impiegano tecnologie elettroniche e di una parte di quelli che richiedono lavorazioni “energivore” continuano a salire, sempre più consumatori si rivolgono agli acquisti di seconda mano e all’upcycling per arrivare a fine mese, riducendo al minimo il proprio impatto ambientale non più e non solo come scelta primaria ma come conseguenza diretta delle necessità di ridurre al minimo le spese. Una ricerca condotta da eBay Ads indica che il 30% dei consumatori deve fare acquisti più ponderati per ottenere un miglior rapporto qualità-prezzo e un quinto (19%) acquista più articoli di seconda mano per risparmiare denaro.

Un’area dove gli acquisti online sono preponderanti ed in continuo aumento è il mercato della rivendita nel settore moda e abbigliamento, con il 25% dei consumatori che hanno acquistato prodotti di seconda mano nel 2021, percentuale che sale al 32% nei primi quattro mesi del 2022.

Questa nuova ricerca arriva sulla scia dell’annuncio che Love Island (il programma televisivo italiano prodotto da Discovery Italia e Fremantle, trasmesso sul servizio di streaming a pagamento Discovery+) ha stretto una partnership con eBay, con gli isolani di quest’anno che indossano abiti pre-amati invece di marchi di fast fashion.

La ricerca di eBay, che ha intervistato 1.000 acquirenti nel Regno Unito, ha rilevato che l’interesse dei consumatori ad acquistare di seconda mano fa parte di una più ampia crescita dell’economia circolare. Un quarto (25%) dei consumatori afferma infatti di provare a riciclare o riparare i propri effetti personali prima di acquistare qualcosa di nuovo e uno su cinque (20%) afferma di acquistare frequentemente articoli di seconda mano, riciclati o ricondizionati. Ciò è confermato dalle informazioni ricavate da eBay Ads, dove si rileva che l’interesse per gli articoli di seconda mano stava aumentando rapidamente all’inizio di quest’anno. A gennaio 2022 le ricerche di “riciclato” sono aumentate del 40% rispetto al mese precedente e le ricerche di “seconda mano” e “kit di riparazione” sono aumentate rispettivamente del 24% e del 21% nello stesso lasso di tempo. E questa tendenza è in costante aumento anno dopo anno. Ad esempio, le ricerche di “usato” sono aumentate del 19% a gennaio 2021 rispetto a gennaio 2020 e sono aumentate di un ulteriore 38% a gennaio 2022.

La crescente importanza della sostenibilità per i consumatori è un altro fattore che contribuisce all’aumento degli acquisti di seconda mano e del riuso creativo. Il riuso creativo, noto anche come upcycling, è il processo di trasformazione di sottoprodotti, materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi materiali o prodotti percepiti come di maggiore qualità, come valore artistico o valore ambientale. Prodotti con un nuovo significato. Quasi un quinto (19%) degli intervistati da eBay ha affermato che lo shopping nel modo più sostenibile possibile è davvero importante per loro. Inoltre, più di uno su cinque (22%) dichiara di essere consapevole di scartare e mandare in discarica gli articoli quando potrebbero essere riparati, riciclati o venduti – e il 19% afferma di cercare di evitare marchi di fast fashion o marchi che considerano immorali. Nel frattempo, gli approfondimenti di eBay Ads dimostrano che gli acquirenti sono attivamente alla ricerca di prodotti più rispettosi dell’ambiente sulla piattaforma: le ricerche per il termine “biodegradabile” sono ad esempio aumentate del 59% a gennaio 2022 rispetto al mese precedente su ebay.co.uk.

Per i rivenditori che desiderano migliorare le proprie pratiche di sostenibilità e commercializzare a una numero crescente di consumatori attenti al clima, è chiaro che l’imballaggio, l’ubicazione e la riciclabilità del prodotto sono le tre priorità principali da tenere in considerazione.

I consumatori hanno segnalato i principali fattori che considerano quando cercano di limitare il proprio impatto ambientale come:

  • Imballaggio sostenibile (37%)
  • Shopping locale (30%)
  • La riciclabilità di un prodotto (30%)
  • La durata di un prodotto (24%)
  • Le garanzie di sostenibilità di un prodotto (24%)

Tra l’aumento del costo della vita e un crescente desiderio di fare acquisti più sostenibili, i consumatori pensano quindi sempre più a come possono risparmiare non solo per sé stessi, ma anche per l’ambiente, con i loro acquisti. Con l’upcycling, l’acquisto di prodotti di seconda mano e di provenienza più sostenibile, tutti in aumento nell’agenda degli acquirenti, è chiaro che i rivenditori hanno a loro volta iniziato ad adattarsi a queste preferenze in evoluzione per coinvolgere  una clientela sempre maggiore. Oggi più che mai, che si tratti di offrire un servizio di riparazione, avviare un negozio dell’usato o rendere più sostenibili l’imballaggio e i materiali, i rivenditori attingono sempre più a ciò che conta davvero per i consumatori attuali e comunicano sempre più chiaramente le credenziali di sostenibilità nelle informazioni di marketing sul brand e sui prodotti.

Sostenibilità e riuso creativo, da sempre al centro dell’attività di Laborabilia, l’atelier sostenibile di Eta Beta, per la promozione di un’economia circolare capace di dare vita a nuovi manufatti a partire dal riutilizzo di tessuti.

Fonte: ebayads.com

E.P.

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