Persone ammassate che premono sulle porte ancora chiuse dei maggiori “Grandi Magazzini”; l’addetto apre finalmente i battenti e un’orda di acquirenti impazziti si riversa nel negozio per comprare a prezzi impossibilmente scontati i regali di Natale, tra spedizioni militaresche e baruffe per accaparrarsi l’ultimo capo disponibile.
Fino a non molti anni fa questo era l’immaginario che la maggior parte di noi associava al Black Friday, un evento tutto americano i cui echi ci giungevano attraverso i film, le serie tv e qualche sporadico servizio del tg.
Più di recente il Black Friday si è affermato anche in Italia come uno dei principali eventi promozionali dell’anno, assumendo caratteristiche differenti da quello americano: sconti molto meno “pazzi”, maggiore dilatazione nel tempo, e l’espressione primaria sulle piattaforme online rendono l’evento forse meno caotico all’apparenza, ma altrettanto significativo in termini di vendite.
Le leggende metropolitane sull’origine del nome “Black Friday” sono tantissime, la cosa certa è che il “Venerdì Nero” è nero soprattutto per l’ambiente. Tra l’aumento degli imballaggi utilizzati, le emissioni legate alle spedizioni e ai resi, lo spreco di prodotti acquistati d’impulso e poi non usati, o arrivati danneggiati, il risparmio del nostro portafoglio si trasforma in un costo tangibile per la collettività.
E quindi, boicottiamo il Black Friday? Rinunciamo ad approfittare di sconti che ci farebbero comodo? Non per forza. Per cominciare possiamo approcciare il Black Friday in modo ragionato, e allenarci a resistere all’impulso di comprare “perché costa pochissimo”. Ecco qualche consiglio per un Black Friday responsabile.
Preparati. Il primo passo è quello di stilare, qualche giorno prima, una lista di oggetti di cui abbiamo davvero bisogno. Questo ci aiuterà a decidere a mente più lucida cosa comprare e cosa no, e a non lasciarci sopraffare dalla frenesia.
Informati. È bene anche controllare con un po’ di anticipo i prezzi di mercato dei prodotti che ci interessano, per non farci ingannare da “offerte imperdibili” che non sono davvero tali. Spesso i rivenditori alzano i prezzi appena prima del Black Friday per poterli abbassare in modo più deciso il giorno fatidico.
Posticipa. Sembra sciocco, ma un metodo efficace per evitare di comprare qualcosa solo perché attirati dal prezzo conveniente è semplicemente aspettare. Riempi il tuo carrello online, ma prima di pagare chiudi tutto e occupati d’altro. Torna dopo un po’ di tempo a guardare il carrello: scommettiamo che tutti quegli acquisti non ti sembreranno più così fondamentali? Certo, ci vuole un po’ di forza di volontà, perché spesso le offerte giocano proprio sull’urgenza, ma il sistema funziona.
Trova il tuo grillo parlante. Dopo aver riempito il carrello, racconta a qualcuno cosa stai comprando e perché, a cosa ti servono quegli oggetti, come e quando li userai. Se gli acquisti reggono il test, e ti sembrano ancora sensati dopo averli spiegati ad alta voce, allora procedi.
Pensa al futuro. Se un prodotto o un capo d’abbigliamento costa davvero poco, è probabile che la qualità sia piuttosto scarsa. Pensa al costo di un oggetto in rapporto alle volte che lo userai: un maglione pagato €10 e indossato due volte costa €5 a utilizzo, uno pagato €50 e messo 25 volte solo €2!
Go Green. Sono ormai tantissimi i brand in tutto il mondo che scelgono di privilegiare la sostenibilità con le iniziative più varie, dal piantare un albero per ogni prodotto venduto al donare una somma a movimenti ambientalisti, dal proporre consegne emissioni-zero al lanciare programmi di riparazione e riciclo. Ma fai attenzione che l’impegno sia concreto e non solo una trovata pubblicitaria!
Il Black Friday e tutti gli eventi accessori sono un’ottima occasione per risparmiare qualcosa sull’acquisto di beni di cui abbiamo bisogno, e non è corretto demonizzarli. Come ogni cosa, però, diviene nocivo quando portato all’estremo, quando perdiamo la lucidità e l’acquisto diviene irresponsabile, consumo fine a se stesso.
Esistono molti modi per risparmiare, sia in termini economici che di materie prime: innanzitutto riparare ciò che si guasta, comprare di seconda mano, acquistare prodotti realizzati con materiali di recupero, come gli abiti e gli accessori di Laborabilia, oppure riutilizzare vecchi oggetti per crearne di nuovi: puoi trovare alcune ispirazioni sul nostro blog EcoIdee.
Per saperne di più: Laborabilia, EcoIdee