Per Stefano Granata, pres. Gruppo Cgm, è un augurio, in realtà la predisposizione dei decreti attuativi della Riforma del Terzo Settore entro giugno 2017, è un obbligo. Come dichiarato nell’art.1 della L. 6 giugno 2016, n. 106.
Nelle sue parole, intervista rilasciata a Vita del 20/01/2017, l’augurio prosegue con la sensazione che si stia lavorando in questa direzione, come parrebbero testimoniare le conferme delle persone che hanno seguito l’evoluzione e il concretizzarsi della Legge delega nei ruoli chiave. Una di queste è il sottosegretario al ministero del Welfare, nel Governo Gentiloni, Luigi Bobba, anche lui intervistato da Vita (05/01/2017), sui tempi previsti per l’attuazione dei decreti attuativi.
Entro gennaio doveva arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri il decreto inerente il servizio civile, in attesa di essere uniformato con le integrazioni ed i suggerimenti vagliati da due Commissioni parlamentari.
Un mese circa o poco più, perché il Governo possa analizzare altri tre testi, ora pronti, ma in attesa delle ultime verifiche prima di approdare all’iter parlamentare relativi a: impresa sociale, fondazione Italia Sociale e reti associative e CSV. Ed un po’ più in la, un paio di mesi, per normare il codice unico del terzo settore ed il 5 per mille, anche se il secondo deve ancora essere scritto in gran parte.
Quindi al momento in dirittura d’arrivo la Riforma del Servizio civile Nazionale, mentre per gli altri decreti rimangono 4/5 mesi, sperando che le previsioni ottimistiche sin qui riportate siano veritiere. Il rischio? Da una parte “l’’archiviazione” o meglio “la dilatazione”, quantomeno della tempistica, dall’altra la produzione di testi peggiorativi o “difformi dalle attese”, vista l’esiguità del tempo rimasto e della possibilità di analisi ad esso associato.
In merito alla Riforma del Servizio Civile Nazionale il 21 dicembre 2016 la 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali), ha dato un parere “favorevole con osservazioni” allo schema di decreto legislativo che istituisce il servizio civile universale. Dal dibattimento che non ha mancato di sollevare criticità rispetto all’impianto proposto è emerso come il provvedimento debba valutare meglio “l’opportunità di prevedere una forma più stringente di coinvolgimento delle Regioni”, in quanto la programmazione delle attività istituite con il sevizio volontario universale incide su “ambiti di competenza legislativa delle stesse”. Stesso discorso per quanto concerne la necessità di “riconsiderare le competenze costituzionalmente riconosciute alle Regioni … in merito ai programmi …”. Le disposizioni dell’articolo 7 della Legge delega ora prevedono un ampio coinvolgimento della Presidenza del Consiglio. Inoltre appare opportuno modificare il comma 3 dell’art. 11 che prevede un’articolazione organizzativa minima dell’ente di Servizio civile universale , nella quale si svolgeranno le attività previste dal progetto, “riducendo in maniera congrua” le attuali 100 sedi richieste. Poi si osserva come “nell’individuare i requisiti di partecipazione al servizio civile universale, che consente l’accesso alla prestazione del servizio civile anche agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia; appaia opportuno specificare il titolo che deve possedere lo straniero per partecipare al servizio civile universale”. Vengono infine auspicate le necessità di “specificare il soggetto competente al rilascio dell’attestato – con le indicazioni delle attività svolte – agli operatori volontari che abbiano concluso senza demerito il servizio civile” e il coordinamento delle disposizioni inerenti l’incremento, per l’anno 2016, delle dotazioni destinate al Fondo nazionale per il servizio civile con gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Entrambe queste due ultime disposizioni, prevedono un incremento dello stesso Fondo nazionale per il servizio civile di 146,3 milioni di euro.
(gb)
Per saperne di più: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=999981
Fonte: senato.it; vita.it (articolo del 20/01/2017 a cura della Redazione; articolo del 05/01/2017 a cura di Gabriella Meroni)