Speciale Estate: Vacanze d’arte Mostre d’estate

Vacanze d’arte Mostre d’estate

Torino, Chiomonte, Venaria Reale, Venezia, Urbino, Sauze d’Oulx un itinerario alla scoperta delle principali mostre di periodo, e alcuni consigli per un Ferragosto all’insegna dell’arte da passare nel capoluogo sabaudo.

Una collezione senza confini: Arte internazionale dal 1990. Fino al 18 Settembre 2022  GAM-GALLERIA CIVICA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Torino.

Via Magenta, 31 10128 Torino – Italy
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18
Lunedì chiuso - La biglietteria chiude un’ora prima
La prenotazione è consigliata ma non obbligatoria al numero 011 5211788 o via mail a ftm@arteintorino.com

Per tutta l’estate fino al 18 settembre, alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino- si può visitare  l’allestimento delle collezioni permanenti del Contemporaneo con un nuovo percorso che presenta 33 grandi artisti della scena artistica internazionale.
L’evento ha per titolo Una collezione senza confini  e nasce dalla volontà di dare visibilità a una importante selezione di opere del patrimonio del museo: in tutto 56 opere, molte delle quali non hanno avuto negli ultimi anni la possibilità di essere esposte al pubblico, se non per brevi periodi.
Se, fino a pochi decenni fa era normale aprirsi all’arte parigina soprattutto e poi americana, nel corso degli ultimi 25-30 anni sono entrate nella collezione della GAM opere di artisti certamente europei, ma si sono accolte anche opere provenienti da culture e linguaggi espressivi diversi: dalla Cina, Cuba, Africa ad esempio, ormai elevate a stima globale grazie ai principali eventi espositivi, come Documenta, Biennali e Triennali internazionali.
Le opere esposte  fanno riferimento alla storia recente di acquisizioni, compiute  negli ultimi vent’anni attraverso diversi canali, dalle scelte effettuate ad Artissima o nell’ambito delle acquisizioni annuali, entrambe rese possibili grazie al contributo determinante della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, alle opere entrate a far parte della collezione in seguito a serie espositive, quali ad esempio il ciclo di mostre dal titolo Avvistamenti nei primi anni 2000, oltre a doni e acquisti mirati.

Gli artisti selezionati per questo appuntamento appartengono a diverse generazioni: si va dai nomi dei protagonisti nati negli anni Trenta (Georg Baselitz, Christian Boltanski) fino alla generazione nata negli anni Settanta (Kcho, Hannah Starkey, Laurent Grasso).
Gli artisti esposti: Marina Abramović (Belgrado, Serbia, 1946); Georg Baselitz (Kamenz, Germania, 1938); Chen Zhen (Shangai, Cina, 1955 – Parigi, Francia, 2000); Christian Boltanski (Parigi, Francia, 1944-2021); Cecily Brown (Londra, Regno Unito, 1969); Pedro Cabrita Reis (Lisbona, Portogallo, 1956); Matt Collishaw (Nottingham, Regno Unito, 1966); Tony Cragg (Liverpool, Regno Unito, 1949); Mark Dion (New Bedford, Massachusetts, Usa, 1961); Liam Gillick (Aylesbury, Regno Unito, 1964); Antony Gormley (Londra, Regno Unito, 1950); Laurent Grasso (Mulhouse, Francia, 1972); Carsten Höller (Bruxelles, Belgio, 1961); Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956); Ilya and Emlia Kabakov (Dnepropetrovsk, URSS, oggi Ucraina, 1933 e 1945); Kcho (Nueva Gerona, Cuba, 1970); William Kentridge (Johannesburg, Sudafrica,1955); Terence Koh (Pechino, Cina, 1967); Anselm Kiefer (Donaueschingen, Germania, 1945); Jim Lambie (Glasgow, Scozia, 1964); Marcos Lutyens (Londra, Regno Unito, 1964); Mona Marzouk (Alessandria d’Egitto, Egitto, 1968); Aleksandra Mir (Lubin, Polonia, 1967); Tracey Moffatt (Brisbane, Australia, 1960); Hermann Nitsch (Vienna, Austria, 1938); Albert Oehlen (Krefeld, Germania, 1954); Cornelia Parker (Cheshire, Regno Unito, 1956); Tobias Rehberger (Esslingen, Germania, 1960); Julião Sarmento (Lisbona, Portogallo, 1948-2021); Sean Scully (Dublino, Irlanda, 1945); Kiki Smith (Norimberga, Germania, 1954); Hannah Starkey (Londra, Regno Unito, 1971); Jessica Stockholder (Seattle, Washington, Usa, 1959).

Paesaggi alpini, scatti di inizio Novecento. Fino  al 16 Ottobre 2022, CHIOMONTE | TORINO

LUOGO: Pinacoteca Giuseppe Augusto Levis
INDIRIZZO: Via Vittorio Emanuele II, 75 Chiomonte ( to)
ORARI: giorni feriali: gruppi di adulti e scuole su appuntamento; sabato e domenica 15-19; 1° domenica del mese visita guidata 11-13. Chiusura il  martedì
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3482794454
E-MAIL INFO: info.pinacotecalevis@gmail.com

La mostra temporanea Inquadrare paesaggi alpini ospitata nella Pinacoteca Giuseppe Augusto Levis di Chiomonte è costituita scatti di inizio Novecento dal bianco e nero al colore , da La fotografia stereoscopica dal bianco e nero al colore: dialogo fra gli scatti di Giuseppe Augusto Levis e Ferdinando Fino Domenica 7 agosto h. 11 – Gli scatti fotografici tra ricordo di vita, immagine artistica e modello pittorico Domenica 4 settembre h. 11 – Davanti al motivo: la pittura en plein e l’istantanea fotografica Domenica 2 ottobre h. 11 – Inquadrare paesaggi alpini: la montagna vissuta e la rappresentata nella produzione di Levis e Fino.
Per chi in questa calda estate vuole , oltre a non trascurare la cultura, anche prendere un po’ di fresco La Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte presenta, fino al 16 ottobre 2022, una nuova mostra, dal titolo Inquadrare paesaggi alpini. Scatti di inizio Novecento dal bianco e nero al colore, a cura di Beatrice Zanelli, Cecilia Mainardi ed Ersilia Rossini (ARTECO).
Il progetto espositivo, partendo dall’importante archivio fotografico dell’artista Giuseppe Augusto Levis (Chiomonte 1874 – Racconigi 1926), consente di ammirare l’utilizzo del mezzo fotografico nell’ambito artistico piemontese di inizio Novecento, oltreché offrire uno spaccato della vita e dei luoghi frequentati dai due artisti.
Sono messe in dialogo le immagini stereoscopiche di Levis con le autocromie di Ferdinando Fino (Torino 1872 – 1918), conservate presso il Centro Documentazione del Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino.
Nel primo ventennio del Novecento, Levis e Fino utilizzano la fotografia stereoscopica, che attraverso uno speciale visore trasmette un’illusione di tridimensionalità della scena ripresa. Non essendoci ancora le pellicole a colori , entrambi sperimentano la tecnica dell’autocromia, il primo processo fotografico a colori, introdotto sul mercato nel 1907 e rimasto in produzione fino al 1935.

Le fotografie di Fino e Levis, , ritraggono il paesaggio delle Alpi occidentali – dalla Val di Susa alle Valli di Viù fino alle vedute del Piemonte settentrionale – con le sue cime, le variazioni atmosferiche e le figure umane che lo abitano. Da queste prendono forma numerosi dipinti.
Negli stessi  spazi della Pinacoteca G.A. Levis, un cospicuo gruppo di opere pittoriche, testimoniano buona parte del percorso dell’artista lungo i primi trent’anni del  Novecento. Tra l’ampia selezione di opere si segnala un nucleo dedicato alla pittura di paesaggio montano, che mette la Pinacoteca in relazione con diverse collezioni presenti in altre istituzioni museali piemontesi. Difatti l’operato dell’artista, principalmente quello relativo alla prima fase della sua produzione, è da collegarsi con le opere di Lorenzo Delleani e ai suoi insegnamenti, impartiti al pittore chiomontino. I paesaggi alpini di Giuseppe Augusto Levis consentono di approfondire la memoria della vita dell’Alta Val Susa, messa a confronto con le altre valli piemontesi, creando un forte collegamento con la storia delle comunità circostanti.

Completa la proposta espositiva un calendario di attività educative per tutti i pubbliciConsigliamo di seguire i canali social della Pinacoteca G.A. Levis sempre aggiornati in merito al programma allegato.

Tutti i  Linus: 100 anni con Charles Schulz. Fino all’ 11 Settembre 2022. VENARIA REALE | TORINO

LUOGO: Reggia di Venaria
INDIRIZZO: Piazza della Repubblica 4
CURATORI: Igort, Stefania Rumor, Elisabetta SgarbI
SITO UFFICIALE: http://www.lamilanesiana.eu

Per chi resta in città o ha deciso di fare turismo in una città d’arte come Torino, fino all’11 settembre presso le Sale delle Arti della Reggia di Venaria  può visitare  con l’attesissima mostra “Tutti i Linus. 100 anni con Charles Schulz”, in occasione del centenario della nascita di Charles M. Schulz, l’autore dei mitici Peanuts.

“Tutti i linus. 100 anni con Charles Schulz” è una grande esposizione che attraversa i 57 anni della rivista “linus”. Da Giovanni Gandini, Umberto Eco e Oreste del Buono, all’attuale direzione di Elisabetta Sgarbi e Igort, un viaggio nel colore, nelle idee, nella storia d’Italia, seguendo la rivoluzione a fumetti di “linus”.

«L’eccezionalità e l’unicità della rivista “linus” , ha detto la curatrice Elisabetta Sgarbi, “ vengono raccontate in questa mostra che, attraverso le copertine e i numeri originali, ne ripercorre l’intera storia. Ma c’è un racconto nel racconto: il nuovo corso di “linus” – determinato dall’ingresso della Nave di Teseo e dalla Direzione di Igort – è caratterizzato da un attento sguardo alla storia di “linus” e del fumetto e dalla attenzione costante a trovare nuovi tratti e nuove voci. Questa mostra – nel centenario della nascita del creatore dei Peanuts, Schultz – esemplifica questa direzione bifronte, che caratterizza ogni vero progetto culturale. E la Venaria è il contesto più prestigioso in cui raccontare queste storie. E questa mostra sarebbe piaciuta molto a Umberto Eco» .

La mostra è in collaborazione con CONSORZIO DELLE RESIDENZE REALI SABAUDE, ENEL, SALONE DEL LIBRO DI TORINO, CIACCIO ARTE.
La mostra è compresa in tutti i biglietti, fatta eccezione per gli ingressi “Castello della Mandria” e “Giardini”.

Informazioni : https://lavenaria.it/

Venezia, Surrealismo e magia

Venezia è sempre Venezia e merita sempre una tappa, tanti più se c’è fa vedere la mostra  della Collezione Peggy Guggenheim Surrealismo e magia. La modernità incantata, fino al 26 settembre

La grande mostra presenta capolavori surrealisti , 60 opere create tra il 1915 – anno di nascita della pittura metafisica di De Chirico e gli anni Quaranta, con Leonora Carrington e Remedios Varo che ancora sondano le galassie dell’occulto.
Nata dalla collaborazione tra la Collezione Peggy Guggenheim e il Museum Barberini, l’esposizione prende in esame gli innumerevoli modi in cui la magia e l’occulto  hanno caratterizzato lo sviluppo del Surrealismo nel suo complesso. In generale gli artisti che aderiscono al movimento vogliono mostrare anche qualcosa dell ‘alchimista, del mago o del visionario, una  magia che è una forma di discorso poetico e filosofico, legato a processi di emancipazione personale.
Le opere provengono  da 40 musei e raccolte private internazionali come il Centre Pompidou di Parigi, il Museo Reina Sofia di Madrid, il Metropolitan Museum e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, l’Art Institute di Chicago, il Museo di Rivoli a Torino, l’Israel Museum di Gerusalemme. Realizzata in collaborazione con
Se l’immagine icona della mostra è la celebre Vestizione della sposa di Max Ernst (1940), di casa proprio a Palazzo Venier dei Leoni, l’intero allestimento si preannuncia ricco di stimoli e opere da osservare con attenzione. Tra i circa 20 artisti inclusi nel percorso, spiccano – oltre a quelli già citati – i nomi di René Magritte, Salvador Dalì, Yves Tanguy, Paul Delvaux, Victor Brauner, Leonor Fini, Roberto Matta, Dorothea Tanning.

Surrealsmo e magia. La modernità incantata. fino al 26 settembre a Venezia, Collezione Peggy Guggenheim

Tutti i giorni 10 – 18.
Chiuso il martedì.
Ultimo ingresso alle 17.15
tel: +39 041 2405 411
e-mail: info@guggenheim-venice.it

Urbino crocevia delle arti. Fino  al 10 Settembre 2022. URBINO | PESARO E URBINO

LUOGO: Palazzo Ducale di Urbino
INDIRIZZO: Piazza Rinascimento 13
ORARI: da martedì a domenica: dalle 8:30 alle 19:15 (chiusura biglietteria ore 18:15)
CURATORI: Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini, Giovanni Russo
COSTO DEL BIGLIETTO: € 8 intero; € 2 ridotto; € 1 prenotazione
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 0722 2760
SITO UFFICIALE: http://www.gallerianazionalemarche.it

La mostra Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio: Urbino crocevia delle arti, curata da Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini e Giovanni Russo, che propone 80 opere – tra pitture, sculture, disegni, medaglie, affreschi staccati e codici – un terzo delle quali provenienti dall’estero.
E’ un interessante viaggio attraverso la storia di Urbino e della sua corte, ma anche attraverso  la storia dell’arte italiana, che a quegli anni deve molto.

Il percorso espositivo della mostra – che resterà visibile fino al 9 ottobre 2022 – si sviluppa attraverso  sette sezioni e  prende le mosse dalla fine del Quattrocento quando Francesco di Giorgio viene incaricato del ruolo di ‘architettore’ del duca, assumendo le funzioni anche di soprintendere ai lavori strutturali e decorativi per la fabbrica del palazzo. Sono gli anni ( intorno al 1480 ) in cui la presenza più costante di Federico da Montefeltro a palazzo, fa di Urbino un vero crocevia delle arti, con una vocazione di cosmopolitismo quasi unica nelle varie corti italiane dell’epoca. L’impatto è subito straordinario: sulla parete di fronte all’ingresso ai drappi scuri che separano il cortile interno del Palazzo dalla prima sezione dell’esposizione, trova posto la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca.

Le vaie sezioni dell’esposizione raccontano  ciò che il Duca Federico da Montefeltro  volle realizzare attraverso gli artisti chiamati alla “città in forma di palazzo”. Coprotagonista dell’esposizione è appunto Francesco di Giorgio, “architettore” del Duca , colui che concluse la costruzione del Palazzo Ducale.
Dell’ architetto viene descritta anche la raccolta di bronzi da lui realizzati nel periodo feltresco di attività insieme con alcune opere rilevanti di plasticatore, come la Deposizione della chiesa del Carmine di Venezia, sullo sfondo della quale ritrasse Federico da Montefeltro con il giovanissimo figlio Guidubaldo, verso il 1475. La “Pittura di corte all’ombra di Piero della Francesca”, mostra le opere più significative realizzate dal maestro nei suoi anni di attività a Urbino: la Madonna di Senigallia, con gli sfondi architettonici misurati e razionali che sembrano ispirarsi agli interni del palazzo di Urbino. E poi Luca Signorelli con il  Ritratto di Guidubaldo bambino di cinque anni,  dalla  Collezione Thyssen di Madrid. Spazio particolare, alle  sperimentazioni straordinarie sulla prospettiva di maestri fiamminghi come Giusto di Gand o il castigliano Pedro Berruguete

Sono 77 le opere che dal 23 giugno fino al 9 ottobre hanno trovato casa comune a Urbino, in onore dei Seicento anni della nascita del Duca Federico.

Dagli Urali alle Ande. L’uomo e la montagna  

Il Comune di Sauze d’Oulx insieme alla Fondazione Torino Musei hanno organizzato  la Mostra fotografica di Carla e Giorgio Milone L’uomo e la montagna  Carla e Giorgio Milone soni coppia di appassionati viaggiatori a cui il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino dedicò nel 2018 l’esposizione fotografica Nomadi dell’Asia. Storie di donne e uomini tra steppe e altopiani. 
L’interazione tra uomo e montagna è il soggetto di questa mostra, che fa scoprire come una parete di roccia diventi focolare domestico in un remoto villaggio dell’Iran, o un pendio delle Ande divenga una scacchiera, stupefacente e abbacinante distesa a nido d’ape delle saline di costruzione incaica.  

Più a nord, aldilà degli Urali, le montagne si abbassano distendendosi negli immensi spazi della Siberia: oceani di tundre infinite, lande inospitali e difficili, abitate per nove mesi all’anno dalla notte polare, schiantate dal vento e dal gelo.
Tra nevi perenni, tra pietraie e mulattiere, le vite si srotolano secondo ritmi ancestrali, l’uomo asseconda la natura e la piega all’approvvigionamento di ciò che serve per la sua sopravvivenza, propiziandola con riti apotropaici o semplicemente rivolgendole silenziose preghiere.
La mostra fa parte delle attività della Fondazione Torino Musei che dal 2018 si è posta l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per gli enti locali, pertanto alla gestione diretta di tre musei si è affiancata un’attività di sostegno allo sviluppo delle realtà culturali presenti sul territorio regionale.

Carla e Giorgio Milone
Dai tardi anni Sessanta Carla e Giorgio Milone, compagni di una vita, viaggiano per cercare, comprendere, scoprire angoli di mondo che riservano ancora delle sorprese e delle meraviglie. Disposti a tornare sugli stessi luoghi più volte, e quasi sempre verso regioni ai margini delle mete più celebrate, gli autori viaggiano per nutrire la curiosità e la consapevolezza, per cogliere i mutamenti e approfondire di ogni luogo gli aspetti della cultura e della presenza dell’uomo – ciò che vivifica e dà un senso al tutto. 
Molti viaggi, molti ricordi, molte immagini: Carla e Giorgio hanno dato vita negli anni a pubblicazioni e reportage fotografico-narrativi che raccontano il mondo in tutte le manifestazioni più seducenti e incantatrici 

L’uomo e la montagna
Mostra fotografica di Carla e Giorgio Milone
Mostra promossa e realizzata dal Comune Sauze d’Oulx e Fondazione Torino Musei 
30 luglio – 4 settembre 2022
Ufficio del Turismo – Sauze d’Oulx
Ingresso libero
Orari: dal lunedì alla domenica 9 -12.30 / 14.30 – 18.30
info: tel. +39 0122858009 email info.sauze@turismotorino.org

FERRAGOSTO AL MUSEO 

Lunedì 15 agosto i musei della Fondazione Torino Musei sono aperti con biglietto speciale 1€ per le collezioni e 1€ per le mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama World Press Photo 2022 a ingresso ridotto 10€.
Per chi trascorre la giornata di Ferragosto in città, la Fondazione Torino Musei propone l’apertura straordinaria di GAM e MAO, l’ingresso speciale a 1€ alle collezioni e, aggiungendo 1€, alle mostre di GAM, MAO e Palazzo Madama, con l’eccezione di World Press Photo 2022 che sarà accessibile a prezzo ridotto: un’opportunità imperdibile per visitare i musei e soprattutto le esposizioni temporanee, che chiuderanno alla fine del mese o all’inizio di settembre, lasciando il posto ai nuovi progetti dell’autunno. 

ORARI E TARIFFE
Lunedì 15 agosto GAM, MAO e Palazzo Madama saranno aperti dalle 10 alle 18.
Le collezioni e mostre in corso nei tre musei saranno a tariffa speciale di 1€, con la sola eccezione di World Press Photo alla GAM, che sarà visitabile a tariffa ridotta 10€ (gratuito per possessori di Abbonamento Musei).
Durante la giornata sarà inoltre proposto un ricco programma di visite guidate. 

COSA SI POTRÀ VISITARE
A
lla GAM | Con il biglietto unico a 1€ saranno accessibili le collezioni permanenti del Novecento e Una collezione senza confini, che espone una selezione di opere contemporanee, insieme alle mostre I MaestriSerie Oro di Flavio Favelli, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e l’esposizione dedicata a Jannis Kounellis in Videoteca, l’ultimo dei sei appuntamenti dedicati alla storia del video d’artista italiano tra anni Sessanta e Settanta e realizzati in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. L’esposizione World Press Photo 2022, che raccoglie il meglio del fotogiornalismo a livello internazionale sarà visitabile con biglietto ridotto a 10€ (gratuito per possessori di Abbonamento Musei). La mostra chiude il 18 settembre.

Al MAO |
 Con il biglietto unico a 1€ i visitatori potranno accedere alle gallerie delle collezioni permanenti e, aggiungendo 1€, potranno visitare anche la mostra temporanea Il Grande Vuoto, un’esposizione multisensoriale che propone al visitatore un incontro inedito con la collezione buddhista del Museo, in chiusura il 4 settembre.

A PALAZZO MADAMA |
 Acquistando il biglietto a 1€ il pubblico potrà accedere alla collezione permanente con opere databili dal periodo romano all’Ottocento, esposte in un palazzo unico al mondo, perfetta compenetrazione di duemila anni di storia: da porta romana a castello medievale, da capolavoro del Barocco europeo a sede del Senato. Aggiungendo 1€ per mostra il pubblico avrà accesso alle esposizioni Invito a Pompei con un percorso espositivo che si snoda attraverso gli ambienti maggiormente rappresentativi delle case più lussuose della Pompei del I secolo d.C. e Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’altare del Volto Santo, la mostra nata in collaborazione con la Fabbrica di San Pietro in Vaticano e con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Torino che espone un’opera di straordinaria importanza per arte e fede: una tavola “fatta senza pennello”, come è scritto dall’autore accanto alla firma e come riferisce Giorgio Vasari che la vide in San Pietro insieme a Michelangelo. Entrambe le mostre chiudono il 29 agosto. 

LE VISITE GUIDATE
GAM |ore 10:30 e ore 15 Collezioni del ’900
ore 12 Mostra Una Collezione senza confini
ore 16:30 Mostra World Press Photo Exhibition 2022

MAO |ore 10:30 e ore 15 Gallerie dedicate a Cina e Giappone
ore 12 e ore 16:30 Tra India e Himalaya. Le collezioni del museo e la mostra Il Grande Vuoto 

PALAZZO MADAMA |ore 10:30 e ore 15 Collezioni permanenti
ore 12 e ore 16:30 Mostra Invito a Pompei
Costo della visita guidata: 6€ a partecipante (10€ collezioni + mostra). Prenotazione obbligatoria.
Informazioni e prenotazioni: 011 5211788 - prenotazioniftm@arteintorino.com

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