Un quartetto per la Resistenza

Un quartetto per la Resistenza - Photo by cocoparisienne on @pixabay

Due donne, due uomini, una sola protagonista. Sara D’Amario è l’interprete di Un quartetto per la Resistenza, monologo per la regia di François-Xavier Frantz che esegue anche le musiche dal vivo. La pièce teatrale avrà luogo il 24 novembre a Barge, in prima assoluta, presso il Cinema Teatro con inizio alle ore 21. Un luogo particolare, quello della località in provincia di Cuneo, con una vicenda ambientata durante la Resistenza, proprio nelle campagne tra Barge e Bagnolo. Mattatrice assoluta è la torinese Sara D’Amario che qui si cimenta in 4 ruoli diversi.

La storia

In Un quartetto per la Resistenza, Sara D’Amario veste i panni di Maria Rovano, nome di battaglia Camilla, e di Leletta Oreglia d’Isola, due donne apparentemente agli antipodi per cultura e formazione politica. La prima è comunista e incarna il pragmatismo di una donna del popolo, la seconda è di famiglia nobile ed è cattolica, poetica e luminosa. In comune hanno il fuoco della libertà, sono testimoni della Resistenza e le loro voci, diverse ma complementari, compongono l’asse portante principale della rappresentazione. Le altre due presenze evocate da Sara D’Amario sono due uomini, anche loro molto diversi: Pompeo Colajanni, il comandante Barbato, e Aimaro Isola.
Il primo adulto, siciliano, carismatico, trascinatore, preparato dal punto di vista militare e strategico. L’altro è un adolescente, fratello minore di Leletta, che osserva tutto con sensibilità, profondità e passione; qualità che lo porteranno a scrivere Paesaggi Partigiani, a dare voce alla natura in modo poetico, pensandola come un essere dotato di una memoria propria e concreta, oltre a farlo diventare uno degli architetti più celebri d’Italia.
Aimaro Isola ha letto e registrato, proprio per lo spettacolo, diversi passaggi, battute significative, poetiche, struggenti.

La lettura

Il senso allegorico di Un quartetto per la Resistenza è ben chiaro. François-Xavier Frantz e Sara D’Amario mettono in risalto che, in una particolare condizione storica, persone con sensibilità, cultura, provenienza radicalmente diverse e posizionate ai poli opposti della società italiana di allora, hanno saputo unirsi in nome di una causa fondamentale, vitale per tutti, lasciando un messaggio di speranza univoco e potente.
Ecco perché le loro parole delineano differenti modi per lottare per la pace, ma riescono a intendersi in termini di consapevolezza e di impegno in un momento di confusione storica. In altre parole, le voci di Camilla, di Leletta, di Barbato e di Aimaro offrono un messaggio dal valore inestimabile, senza barriere, senza limiti, vitale per tutte e tutti, in modo duraturo, fino a noi, fino ad oggi.

Gli Interpreti

Sara D’Amario è nata a Torino e nel 1993 si è diplomata presso la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, fondata e diretta da Luca Ronconi.
Si è perfezionata a New York con Susan Batson e Elizabeth Kemp; ha conseguito la laurea in Lettere Moderne, specializzandosi in drammaturgia presso l’Università degli Studi di Torino e a teatro è stata diretta, tra gli altri, da Luca Ronconi, Krzysztof Zanussi, Nanni Garella e Luca Zingaretti.
Per il cinema ha recitato in diversi film, tra cui Il ricco, il povero e il maggiordomo, La banda dei Babbi Natale, Il cosmo sul comò (con Aldo Giovanni e Giacomo), Caos calmo (con Nanni Moretti), Solo un padre (Luca Lucini), Colpo d’occhio (di Sergio Rubini), Assassini dei giorni di festa (di Damiano Damiani), La ragazza del lago (con Toni Servillo), Casomai (di Alessandro D’Alatri), Come diventare grandi nonostante i genitori (di Luca Lucini).
In televisione ha partecipato a molti sceneggiati, tra cui Le stagioni del cuore, Il commissario Nardone (nel ruolo di Rina Fort), Le tre rose di Eva (nel ruolo di Angela Corti), Non smettere di sognare, Distretto di polizia 8, Io ci sono (la storia vera di Lucia Annibali), L’onore e il rispetto, Sacrificio d’amore, I Topi, “Fratelli Caputo” di cui è la protagonista femminile accanto a Nino Frassica e Cesare Bocci, oltre alle soap opera Vivere e Centovetrine.
È autrice di quattro romanzi: NITRO (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009); UN CUORE XXL (Fanucci Editore, 2013) vincitore del Premio Sirmione per la Letteratura per Ragazzi; KIKKA (Fanucci Editore, 2014); MAGNETIC (Leggereditore, 2018) semifinalista Premio Bancarellino 2019

François-Xavier Frantz è regista, attore e drammaturgo francese e vive in Italia da diversi anni.
Si è diplomato nel 1983 alla Scuola per Attori Le Cours Simon di Parigi e nel 1988 si è diplomato con lode in Arti Plastiche all’Accademia di Belle Arti di Metz (Francia). Ha lavorato come attore, regista teatrale, drammaturgo con alcuni grandi maestri, tra cui Anatoli Vassiliev (Russia), Jerzy Grotowski (Pontedera), Michelle Kokosowski – Académie Expérimentale des Théâtres (Francia). Dal 2011 lavora come attore, autore, regista e script doctor indipendente anche in Italia.*Tra le sue regie teatrali spiccano varie opere di Pasolini, Fassbinder, Georges Ribemont-Dessaignes,  Tennessee Williams, Werner Schwab, Jean Genet, Edouard Dujardin.

Ha realizzato alcuni cortometraggi di fiction in lingua francese e italiana.

Partner e sponsor
Un quartetto per la Resistenza è una produzione dell’associazione Ancóra con il sostegno del Comune di Barge, del Comitato Resistenza e Costituzione, del Consiglio Regionale,  della Fondazione CRT, in  collaborazione con Constellation Factory, Polo del ‘900 e Istituto della Resistenza di Cuneo.

con Sara D’Amario
Regia e musica dal vivo di François-Xavier Frantz
24 novembre alle 21.00
Barge, Cinema Teatro Via Cavallotta, 1
Ingresso gratuito su prenotazione
per info e prenotazioni
barge@comune.barge.cn.it

In replica il 19 dicembre alle 17.00 al Polo del ‘900, a Torino

CHIUDI