Riforma del terzo Settore ok al Servizio civile universale

Servizio civile universale

È questa la novità più grande contenuta nel primo Decreto Legislativo licenziato dal Consiglio dei Ministri, che da sostanza alla Riforma del Terzo Settore (L. 6/06/2016 n. 106). Dopo 45 anni cambia anche il concetto di obiezione di coscienza.

L’’istituto del Servizio civile nel nuovo contesto diventa uno “strumento di difesa non armata della Patria, di educazione alla pace tra i popoli e di promozione dei valori fondativi della Repubblica”. Un passo epocale per quanto riguarda l’accesso al Servizio civile, se si pensa che sinora ad esservi impegnati erano circa 10.000 giovani a fronte di 90.000 richieste respinte (Fonte: Luca Mattiucci su sociale.corriere.it).

Tra i principali cambiamenti l’apertura agli stranieri, la possibilità di essere svolto  in parte all’estero e la flessibilità delle ore settimanali. Proprio la flessibilità del monte ore è una delle battaglie vinte dalle associazioni di settore. Si passa dalle 30 ore ipotizzate a 25. Una via di mezzo rispetto alle 20 richieste a grande voce dalla campagna social #serviziocivile20ore, che però prevede una  flessibilità nella durata modulare dei progetti : da otto a dodici mesi.

Al Servizio potranno accedere giovani  con un’età compresa tra i 18 ed i 29 anni (non ancora compiuti), cittadini italiani, dell’Unione Europea e stranieri soggiornanti regolarmente in Italia. Esperienza che assume di diritto un ruolo formativo e di acquisizione di competenze per i giovani, il periodo di svolgimento del Servizio civile potrà essere inserito nel Curriculum Vitae. Tra le opzioni anche quella di tre mesi di attività in un Paese membro UE, o,  in alternativa, la possibilità di usufruire di azioni di tutoraggio per l’orientamento al mercato del lavoro. Se ad essere inseriti nei progetti sono giovani in situazioni di svantaggio gli Enti godranno di  meccanismi di premialità.

A livello organizzativo compiti di governance, monitoraggio e indirizzo per lo Stato (le funzioni di programmazione, controllo, verifica e valutazione del Servizio civile universale) e di cooperazione nella realizzazione degli interventi per Regioni e Province autonome. La programmazione sarà su base triennale, attuata con piani annuali, dove assumeranno un ruolo centrale  la Consulta nazionale per il servizio civile (organismo di consultazione, riferimento e confronto in ordine alle questioni concernenti il servizio civile universale, composta da non più di quindici membri, nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) e la Rappresentanza degli operatori volontari (articolata a livello nazionale e a livello regionale, con l’obiettivo di garantire il costante confronto degli operatori volontari del servizio civile universale con la Presidenza del Consiglio dei ministri). Gli Enti pubblici e privati che vogliano presentare e realizzare progetti di Servizio civile universale dovranno essere iscritti presso un apposito albo (istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Con il Servizio civile universale ora l’attenzione si concentra sull’attuazione degli altri punti della Riforma , in quanto il tempo risulta sempre minore, così come la possibilità di recepire suggerimenti migliorativi da parte del Terzo Settore, con il conseguente rischio di aprire a scenari per nulla soddisfacenti per il non-profit.  Perché se l’approvazione del Servizio civile universale è di portata storica, come sottolinea il portavoce del Forum del Terzo Settore Pietro Barbieri:  “La legge, tuttavia, avrebbe potuto incontrare maggiore condivisione da parte del mondo del terzo settore” ... “In attesa di leggere il testo completo, facciamo nostre le perplessità espresse dagli enti per il servizio civile in merito alla mancata valorizzazione del Dipartimento Gioventù e SCN e all’assenza di una sede ad hoc nella quale istituzioni pubbliche, terzo settore e rappresentanti dei giovani possano dialogare e coordinarsi per indirizzare gli obiettivi del Servizio Civile Universale”.

Crediti immagine: “Palazzo Chigi, 10/02/2017 – Conferenza stampa del Presidente Gentiloni con i ministri della Difesa Pinotti, della Giustizia Orlando e dell’Interno Minniti dopo la riunione del Consiglio dei Ministri n. 12.” – Immagine messa a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT – Foto di Tiberio Barchielli

(gb)

Per saperne di piùComunicato Stampa Presidenza del Consiglio dei Ministri

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