Cosa hanno in comune tecnologia, social media e scienza, o meglio, possono, e come, interagire tra loro? Forse nulla per la maggior parte delle persone, se pensiamo a laboratori popolati da figure in camice e mascherine, alle prese con complicate formule che si muovono attentamente tra provette, microscopi e vetrini.
E cosa rappresenta o potrebbe rappresentare la scienza per degli adolescenti? Quantomeno conoscenza e competenza, come dovrebbe essere per qualsiasi attività formativa ed educativa.
Oggi, e l’emergenza sanitaria lo sta dimostrando con sempre più forza, le generazioni di “nativi digitali” ci richiedono e ci insegnano come il concetto di apprendimento del sapere debba evolversi implementando, ed a volte superando, i metodi tradizionali, per poter tornare a creare sapere in maniera efficace, esplorando nuove connessioni capaci di dare vita a forme e strumenti di insegnamento più vicini ai nostri ragazzi.
Da queste premesse nel 2020 prendeva forma l’idea di Sci4All, un progetto di public engagement dell’Università degli Studi di Torino, nato da una collaborazione tra i Dipartimenti di Chimica, Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute e Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Eta Beta s.c.s. e Centroscienza Onlus.
Alla base del progetto la volontà di “trovare un mezzo alternativo per veicolare concetti scientifici a studenti della scuola media. Contattando insegnanti di scuole medie che avevano già collaborato attivamente a progetti “pionieristici” in passato, cercando gli argomenti che potevano essere di interesse per le loro classi e per lavorare direttamente con gli studenti”, come ricorda la Prof.ssa Giuliana Magnacca del Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino.
Un’idea non solo di divulgazione e formazione, ma anche una risposta concreta alla carenza laboratoriale, che a volte si registra nella scuola secondarie di primo grado, trasformandosi al contempo in un’originale e innovativa attività di orientamento per gli studenti verso la scelta della scuola secondaria di II grado. Ma come conciliare alcuni degli obiettivi del progetto: incrementare l’utilizzo di didattica laboratoriale, rendere gli studenti protagonisti della conoscenza tramite un processo inclusivo e pratico, con l’improvvisa chiusura delle scuole e la comparsa della didattica a distanza? Proprio provando a mescolare, come in un laboratorio, scienza, nuove tecnologie e social media.
Nascono così i “Laboratori di Scienza per tutti”, #Sci4All, una serie di 8 video per approfondire i temi quali gli acidi e le basi che ci circondano e accompagnano quotidianamente, le funzioni del suolo, il nostro DNA o i processi chimici che ci aiutano a capire la composizione dei cibi. Nei video proposti le attività di laboratorio e gli esperimenti diventano fruibili per tutti, ma soprattutto replicabili a casa propria.
Una proposta didattica per avvicinarsi alla scienza, capace di abbattere le distanze non solo geografiche, ma anche strutturali. Dove coinvolgimento e linguaggi non convenzionali sono in grado di solleticare i ricordi dei primi esperimenti fanciulleschi, quando miscelavamo liquidi improbabili tra loro che mutavano aspetto e colore o ci sorprendevamo di fronte all’eruzione di un vulcano casalingo, fatto con aceto, bicarbonato e se si era fortunati colorante alimentare.
Per visionare l’intera serie di #Sci4All: https://www.youtube.com/channel/UCjwADA6eW4mv0v5zA9Tk8HQ
G. B.