In mostra anche la “Seconda chance” di Luigi Tibaldi ed una preziosa retrospettiva di Ettore Fico. Fino al 29 gennaio 2016. 261 scatti d’epoca.
E’ il racconto in bianco e nero di un’Italia che cavalca quasi cinquant’anni della sua storia.
Mirabilmente cristallizzati in un arco di tempo che parte dal 1932 e va fino alla contestazione studentesca del ‘68. In mezzo ci stanno la guerra e il difficile dopoguerra, la povertà, la ricostruzione ma anche gli anni ferventi del boom economico e delle “salvifiche” migrazioni dal Sud al Nord della penisola. Sono questi i contenuti della suggestiva mostra fotografica “Realismo, neorealismo e realtà”, realizzata dal MEF, il “Museo Ettore Fico” di Torino, in cui si presenta una fra le più importanti raccolte internazionali di foto vintage: la collezione dell’imprenditore torinese (“il più grande custode di opere del Neorealismo italiano”) Guido Bertero, che a oggi conta circa 2mila opere a firma dei più illustri fotografi italiani e internazionali e sulla quale il Museo di via Cigna intende improntare altre due mostre entro il 2018. Da Berengo Gardin a Giacomelli, da Robert Capa ad Henri Cartier-Bresson, da Migliori a Patellani, fino a Ghirri e Fontana (senza dimenticare gli storici “paparazzi” come Secchiaroli), la rassegna racconta un coinvolgente “come eravamo” frutto del lavoro di un centinaio di fotografi, in cui rispecchiarsi per conoscere e riconoscere un po’ meglio – attraverso confronti non privi di emozioni e nostalgie – l’Italia d’oggi. Gli anni documentati in mostra infatti “hanno ridefinito – sottolinea Andrea Busto, direttore del MEF – il carattere e l’identità di una nazione frammentata dalla guerra e dalle differenti realtà culturali… un percorso non concluso, dove le etnie sono mutate ma le istanze, le problematiche e le urgenze restano le stesse”. Dieci le sezioni in cui si articola il percorso espositivo. Ciascuna evocativamente porta il titolo di un film o di un’opera letteraria dell’epoca. Ecco allora “Paisà” e “Viaggio in Italia” mutuati da Roberto Rossellini, o “Il futuro ha un cuore antico” di Carlo Levi, via via per omaggiare i “Giorni di gloria” di Luchino Visconti e “Il cammino della speranza” di Pietro Germi, con le fotografie di Giancolombo e i suoi uomini del Sud arrivati con i “treni della speranza” e le valigie di cartone legate con la corda, piene di tanti sogni e montagne di incertezze. A “I vinti” di Antonioni, così come a “I bambini ci guardano” di De Sica, a “Poveri ma belli” di Dino Risi, fino ai fasti e alla bella vita di Cinecittà correlate alla “Miseria e nobiltà” di Mattioli si rifanno infine le altre cinque tappe della rassegna. Fra i molti scatti, una menzione particolare merita sicuramente quello grandioso dell’ungherese Robert Capa (“Asinello e carro armato”) con il contadino che indica la strada ai soldati americani sbarcati in Sicilia nel ’43. Di grande vis emotiva anche le immagini della Sicilia che cambia di Enzo Sellerio, al pari dei “braccianti” di Fosco Maraini e dei “minatori” di Federico Patellani.
Eugenio Tibaldi – Ettore Fico
“Dalla rappresentazione della memoria al futuro realizzato attraverso la memoria”, si spiega invece l’idea della mostra, “Seconda chance”, ospitata sempre al MEF e dedicata all’albese Eugenio Tibaldi, concettualmente attratto dalle infinite possibilità creative originate dalle periferie urbane. A Torino, la Barriera di Milano (dove ha sede il Museo) su tutte. Di qui la coraggiosa installazione ambientale, per realizzare la quale Tibaldi ha assiduamente frequentato e studiato il quartiere, raccontandone attraverso oggetti, storie e persone un cambiamento che “reca le tracce di tutti i passati e di tutte le culture”.
E sempre fino al 29 gennaio, il Museo propone anche una curiosa retrospettiva di Ettore Fico, alla cui memoria il MEF è dedicato. Del pittore di Piatto Biellese troviamo pastelli, incisioni, schizzi e appunti visivi nonché foto polaroid dei primi anni Settanta. Spesso atti preliminari al dipinto, dove le tematiche del paesaggio e del giardino si animano spesso di acrobazie di segno e colore lasciate libere di raccontare, in maniera quasi informale, la realtà.
[Gianni Milani]
“Realismo, neorealismo e realtà” – Eugenio Tibaldi – Ettore Fico
“Museo Ettore Fico”, via Cigna 114, Torino
Fino al 29 gennaio
Orari: da merc. a ven. ore 14 – 19, sab. e dom. ore 11 – 19
Per daperne di più: www.museofico.it