Pillole dal Salone: Guidare il mondo nella tempesta

orobator guidare il mondo nella tempesta

Tra pandemia e guerra, insomma “in tempi difficili”, è possibile trovare una guida, una leadership?

O ancora “Una crisi può illuminare l’esercizio o la pratica di una buona leadership” e “noi ci siamo accorti che non è mai facile per i popoli avere dei leader all’altezza delle situazioni più difficili quando i tempi si fanno drammatici”.

Sono queste due citazioni, la prima del teologo di origini nigeriane Agbonkhianmeghe E. Orobator, la seconda di Paolo Girola direttore della rivista Il dialogo – Al hiwar, che hanno introdotto l‘incontro “Lezioni di leadership, guidare il mondo nella tempesta: pandemia, guerra, pace” organizzato dal Centro Federico Peirone in collaborazione con EMI e Federcultura allo Stand di Alleanza delle Cooperative Italiana in questa edizione del Salone del Libro.
Quali sono i valori che devono essere presenti quindi in una leadership in tempi che paiono governati esclusivamente dal puro mercantilismo, a rispondere hanno provato Marco Dotti (direttore editoriale EMI), Giovanni Quaglia (Presidente Fondazione CRT) e lo scrittore di origini irachene Younis Tawfik, proprio partendo dal libro di Orobator Guidare il mondo nella tempesta edito in questo 2022 da Emi, dall’indicativo sottotitolo Francesco e la pandemia: lezioni di leadership in tempi di crisi. 

Pagine in cui è la figura di Papa Francesco e la sua capacità di guidare una comunità in un periodo di incertezza a “produrre un incremento di speranza, anche attraverso il discernimento”, dimostrando come i leader debbano sapere riattivare i legami tra persone, società e valori come sottolineato da Marco Dotti. Un leader, proprio come Papa Francesco, deve essere riconosciuto come tale e non esserlo in quanto eletto e per farlo sono necessari saldi ancoraggi a valori forti (etici, morali, spirituali) e caratteristiche come la credibilità e l’empatia, per ricucire i pezzi strappati intorno alle persone ed alle comunità, le suggestioni suggerite da Giovanni Quaglia. Caratteristiche riconosciute anche da Tawfik e nel caso di Francesco in grado di poter toccare il cuore delle persone come avvenuto nel 2019 con l’incontro con il grande imam di Al-Azhar, Ahamad al-Tayyib ad Abu Dabi per l’accordo sul “Documento sulla fratellanza umana”. 

G. B.

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