Capita, a volte, di imbattersi in luoghi non troppo conosciuti, non molto frequentati, un po’ discosti dagli itinerari “classici” del turismo di massa. Scoprire preziose collezioni, organizzate e presentate con grande maestria e precisione in ambienti prestigiosi e ricchi di atmosfera, è quasi come ritrovare un tesoro nascosto: potersi immergere nella contemplazione di oggetti meravigliosi ed affascinanti e leggerne o ascoltarne la storia attraverso i secoli, lontani da folle chiassose di visitatori, è il privilegio offerto dal Museo Martini di Storia dell’Enologia.
A 30 km da Torino, Pessione di Chieri è sede del Museo nato da un’idea e dalla passione per l’archeologia di Lando Rossi di Montelera, all’epoca Amministratore Delegato della Martini & Rossi, da cui proviene il nucleo principale della collezione. Il 1961 è l’anno dell’inaugurazione ufficiale, che coincide con i festeggiamenti dell’anniversario del 1° centenario dell’Unità d’Italia. La sede del museo sono le sale ricavate dalle cantine della storica palazzina tardo-settecentesca sede dei primi stabilimenti della Martini & Rossi.
Entrati nell’ampio cortile della sede aziendale, dopo la prima tappa alla biglietteria (9 euro il biglietto comprensivo di audio guida in italiano o inglese e degustazione finale di un cocktail o due assaggi di prodotti Martin presso il salotto-bar della biglietteria stessa) si attraversa una parte del cortile e si entra nelle antiche cantine dove si è accompagnati ed avvolti sin dall’inizio dai mattoni a vista delle pareti e delle volte perfettamente conservati. Qui si può iniziare a visitare quella che è considerata una delle più importanti raccolte mondiali di Storia dell’Enologia. Il suo straordinario patrimonio è formato da oltre 600 pezzi, suddivisi in 15 sale, che dall’antico mondo greco-latino (VII secolo avanti Cristo) arrivano sino ai nostri giorni: oltre 2000 anni di storia del vino, con testimonianze di bellezza e valore assoluti.
Le prime sette sale costituiscono l’area archeologica: nelle teche (alcune ricavate i nicchie delle pareti, alcune costruite con inserti di piani di cristallo in antiche botti,,,) troviamo anfore, vasi, filtri, coppe di splendida fattura, lungo un asse temporale che parte dall’Antico Egitto, attraversa la Grecia classica e giunge alla tarda latinità. Dall’ottava alla quindicesima sala ci si sposta attraverso il Medioevo fino all’epoca moderna, dal Sei-Settecento al Novecento. Vi trovano posto torchi monumentali, carri da cerimonia, carri per il trasporto di uve e botti, tini, alambicchi in rame, primi testimoni di una nuova era, quella industriale, che ha contribuito enormemente ad ampliare le conoscenze e le tecniche in campo enologico. Accanto ad essi una miscellanea di preziosi oggetti in argento o cristallo, realizzati dalle manifatture di tutto il mondo.
I protagonisti di questo viaggio affascinante nel tempo, negli ambienti silenziosi e freschi, ricchi di antico fascino, che ancora sprigionano il delicato profumo dei mosti e delle erbe aromatiche, sono tutti soggetti ad un unico denominatore comune: il vino e la sua lunga storia, legata indissolubilmente a quella dell’uomo e alla sua evoluzione attraverso i secoli.
I reperti provengono da tre fonti distinte: il nucleo principale, costituito in massima parte da oggetti in terracotta etruschi, attici e apuli, apparteneva alla Collezione privata di Lando Rossi di Montelera; il secondo nucleo, comprendente prevalentemente attrezzi di lavoro (torchi e carri agricoli), fu acquistato da privati; il terzo (anfore vinarie, vetri dell’età imperiale, ecc.) fa parte del patrimonio della Soprintendenza alle Antichità del Piemonte.
In questa ampia e suggestiva cornice si possono anche allestire ricevimenti ed eventi.
Sono da calcolare almeno un’ora e mezza per una visita accurata (e almeno una decina di minuti per la degustazione finale). Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 con ultimo ingresso alle 17:00.
(E. P.)
INDIRIZZO
Terrazza Martini di Pessione
Piazza Luigi Rossi n.2
10023 Pessione – Chieri (TO) – Italia
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