Il 4 giugno con la notte nazionale degli archivi, dalle ore 19, parte la quinta edizione di Archivissima 2021: quest’anno un ‘edizione ibrida, in parte in presenza al Polo del ‘900 di Torino, in parte in rete dove si potranno visitare gli archivi di mezza Italia. Sono 300 quelli che hanno aderito alla manifestazione.
Archivissima 2021 vuole non solo offre visibilità a questi scrigni di saperi che sono gli archivi ma anche fare accedere il grande pubblico ai loro contenuti.
Tema di quest’anno: Generazioni. Il tema vuole leggere un processo di trasmissione dei saperi fra le generazioni, un modo per capire quello che è stato, quello che siamo e quello che sarà. Un modo per riflettere sulla responsabilità verso le generazioni passate e le future. Saremo dei buon antenati? La domanda alla base del tema.
“Gli archivi sono un fondamentale presidio di umanità in quanto ponte che consente di scavalcare le faglie del tempo e della memoria e sono fonti inesauribili di scoperte e ispirazione”, ha detto nel corso della conferenza stampa di presentazione Stefano Benedetto Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte
Ma vediamo alcuni appuntamenti che presenta la manifestazione, fra i moltissimi in programma.
Dalla soprintendenza archivistica dell’Umbria sarà organizzato un evento online dal titolo “Il ‘68 nell’archivio di Mario Capanna”, con una intervista allo stesso Mario Capanna.
La soprintendenza della Sardegna parlerà delle “ scatole della memoria”, distribuite in tutta l’Isola per iniziare a costruire un archivio di comunità. Vi hanno aderito archivi pubblici e privati.
Nell’edizione 2021, tornano i podcast. Fra questi ci sarà la seconda edizione dell’atlante sonoro con la presentazione di 5 nuovi podcast su altrettanti archivi. Ne ricordiamo due: l’archivio storico di Publifoto conservato da Intesa San Paolo: 7 milioni di fotografie di tipo analogico di cronaca di politica, storia, costume, sport, ma anche gli oggetti tipici del fotoreporter. E poi l’archivio storico di Rai Teche, il più grande archivio dell’audiovisivo in Italia, 5 milioni di ore raccontate. Ogni documento è conservato nella sede Rai di via Verdi a Torino.
Archivissima si chiuderà con un convegno nella giornata internazionale degli archivi e un incontro finale con Michela Murgia, la madrina del festival.
Ogni giorno, dalle 17 in avanti, gli eventi si aprono al pubblico con serate che avranno sempre al centro l’incontro fra generazioni.
Tornano i laboratori in maniera ridotta, destinati a ragazzi e alle scuole
Nella notte degli archivi ci sarà un collegamento dall’isola di Ventotene, nell’80esimo del manifesto europeista di Spinelli e Rossi, con gli archivi di Ventotene e Santo Stefano, isola dove per 170 anni ha avuto sede un carcere fondato dai Borboni, chiuso 50 anni fa, sul quale è in corso una ricerca archivistica per raccontarne la storia.
A partire dal 4 giugno sul sito di Archivissima saranno pubblicati i 240 video e i 95 podcast arrivati dagli archivi italiani con molti contenuti inediti sul tema delle generazioni.
Per saperne di più: www.archivissima.it