I nuovi occhiali AR di Google

google-ar-glass

Presentati a Google I/O, la conferenza annuale di Google, i nuovi occhiali mostrano in tempo reale in Realtà Aumentata la traduzione del linguaggio parlato.

Google I/O è la conferenza annuale che viene organizzata a partire dal 2008 da Google a Mountain View, in California. Rivolta a sviluppatori web e incentrata sullo sviluppo di applicazioni web e mobile attraverso Google e relative tecnologie come Android, Chrome, Chrome OS, Google Web Toolkit, Google App Engine e altre, è diventata il principale evento in cui vengono presentate le grandi novità proposte da Google. La “I” e la “O” stanno per Input/Output e per “Innovation in the Open”

Google ha concluso la sua presentazione I/O 2022, che ha avuto luogo l’11 e 12 maggio 2022, con una grande sorpresa: una anteprima dei suoi nuovissimi occhiali AR. La caratteristica chiave che Google ha proposto con questo suo ultimo dispositivo è la capacità di visualizzare in tempo reale, in Realtà Aumentata, la traduzione del linguaggio parlato da chi si trova di fronte a chi indossa il dispositivo. Mentre gran parte delle aziende della Silicon Valley è attualmente impegnata nel rendere la realtà aumentata qualcosa di effettivo, finora nessuno aveva proposto un’app per AR che consentisse di superare e risolvere la grande varietà di problemi di privacy che potrebbero essere generati dal simili tecnologie. La traduzione in tempo reale della lingua parlata è certamente una novità assoluta, ma non comporta necessariamente la condivisione di dati personali e/o sensibili con chi fornisce il servizio.

Google non ha comunicato quando i nuovi occhiali saranno disponibili e li ha mostrati solo in un video registrato che in realtà non mostrava con precisione i meccanismi di interazione con il dispositivo. Ma ciò che è stato mostrato nel video ha veicolato un’immagine molto interessante di un potenziale futuro AR.

Nella demo, ad un certo punto un product manager di Google dice a qualcuno che indossa gli occhiali: “Dovresti vedere quello che sto dicendo, appena trascritto per te in tempo reale, un po’ come dei sottotitoli sul mondo che ti circonda”. Successivamente, il video mostra cosa si può vedere se si indossano gli occhiali: con la persona che ci parla di fronte a noi, il testo tradotto appare in tempo reale nel nostro campo visivo.

Fino a quando non diventeranno un prodotto che si può acquistare e provare, non sapremo come potrebbero funzionare in pratica. E non è chiaro se questo sia il prodotto Project Iris di Google sul quale erano state rivelate a gennaio alcune caratteristiche o qualcos’altro. Ma il prodotto presentato all’I/O è certamente qualcosa che si rivelerà utilissimo e molto utilizzato.

Prima dell’introduzione del video durante il keynote di I/O di mercoledì 11, il CEO di Google Sundar Pichai ha parlato di come l’azienda vede l’AR. Sulla base di ciò che ha detto, sembra che l’azienda creda che l’AR possa diventare una caratteristica presente in molti luoghi e dispositivi che non sono necessariamente uno smartphone. C’è quindi una nuova frontiera dell’informatica in cui Google sta investendo molto: la realtà aumentata, che viene integrata in molti prodotti Google, da Google Lens alla ricerca multipla, all’esplorazione di scene e alle viste dal vivo e immersive in Maps. Queste capacità AR sono già presenti sugli smartphone, e la magia prenderà davvero vita quando potremo usarle nel mondo reale senza che la tecnologia sia un ostacolo.

La realtà aumentata è d’altra parte una tecnologia in cui alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo stanno spendendo miliardi per promuovere prodotti che promettono di diventare il futuro dell’informatica. Nell’ultimo decennio, i progettisti di hardware AR hanno gettato le basi per una nuova generazione di prodotti per il mercato di massa, anche se problemi tecnici ne limitano ancora la fattibilità. Nel prossimo futuro, AR minaccia di aumentare i rischi in campo privacy, creando problemi di fiducia e consenso. Ma è anche un’opportunità per rivoluzionare il modo in cui ci avviciniamo all’informatica.

Questo è il potenziale che alimenta l’entusiasmo del pubblico per l’AR: la capacità di trascorrere il nostro tempo concentrandoci su ciò che conta nel mondo reale, nella nostra vita reale. I nuovi occhiali AR di Google sono certamente un passo avanti in questa direzione.

E.P.

CHIUDI