Se siete alla ricerca di uno sguardo capace di specchiarsi tra le culture, i romanzi, racconti e saggi di Fouad Laroui, editi da Del Vecchio Editore, rappresentano certamente un’opportunità ed un’occasione da non perdere.
Uno “scrittore tra le culture, capace di creare intriganti giochi di specchi tra la cultura araba e quella occidentale, in quanto grande conoscitore di entrambe” è Laoroui, come precisato da Cristina Vezzaro (traduttrice italiana dell’autore), al Salone del Libro, il 14 ottobre durante l’evento “I volti del Marocco”, organizzato in collaborazione con il Centro Studi Peirone, Del Vecchio Editore e Institut Français Italia.
Un autore “capace di porre uno sguardo sull’altro con un innato senso dell’umorismo, un modo per evitare di piangere … ma anche, come nel caso di “La vecchia signora del riad”, in grado di focalizzare la prospettiva del lettore su un punto di vista non eurocentrico.”
Un invito a conoscersi, perché in fondo tutti i destini sono collegati, se questo è quanto emerge da chi Laroui lo conosce bene, per frequentazione e lavoro, sicuramente è lo stesso autore, tra gli altri di “Un anno con i francesi”, “L’estate radicale” e “Dio, la matematica e la follia”, a suscitare una viva e sincera voglia di lettura dei propri volumi, se si ha la fortuna di ascoltarlo.
Appunto per evitare fraintendimenti, come emerso in un gustoso confronto tra Laroui e Giovanni Cornaglia, appassionato e studioso del Marocco, come ama lui stesso definirsi, “anche se un po’ diverso, da quello raccontato nei testi di Fouad Laroui, precisamente quello della colonizzazione francese”, e come sottolineato dallo scrittore “per dimostrare, come anche oggi, che le persone emigrano, sia importante porsi una domanda: Qual’è la distanza opportuna tra due culture, tra due mondi?”
Probabilmente, e qui è la bellezza dei libri di Laroui (il tentativo di rispondere a questo quesito), attraverso un intreccio di culture e storie “in cui la distanza, dovrebbe essere calcolata in modo tale che una non si trasformi interamente nell’altra, ma neppure entrambe siano troppo lontane tra loro. Cercando di mantenere, si, una ‘certa distanza’, ma anche un qualcosa di proprio, di intimo, di ricordo.” Forse così sarà più semplice cercare di conoscersi e riconoscersi, e allora perché non farlo iniziando a conoscere e riconoscere l’importanza di cultura, scienza e filosofia arabe nel pensiero occidentale, attraverso le parole, i personaggi e le trame di Fouad Laroui?
Per saperne di più: Fouad Laroui – Del Vecchio Editore
G. B.