“Abolire il carcere è uno dei traguardi a cui arrivare” le parole sono di Marco Giusta Assessore alle Periferie del Comune di Torino “i dati sulla recidiva fotografano un sistema che non funziona che andrebbe superato … se si pensa che questa sia un’utopia ricordiamoci di Franco Basaglia.”
Parole pronunciate al termine della presentazione di LiberAzioni 2019 festival delle arti dentro e fuori, martedì 8 ottobre in Sala delle Colonne a Palazzo Civico di Torino, “un progetto importante capace di riannodare insieme una narrazione diversa di un quartiere”, di luoghi e persone, per ricordare che “il carcere dovrebbe essere rieducazione e non segregazione.”
Giunto alla seconda edizione il festival come hanno ricordato Valentina Noya e Vittorio Sclaverani dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema capofila del progetto finanziato dal Programma per la riqualificazione e la sicurezza della periferie AxTO e con il contributo di Fondazione CRT “ha visto lungo un anno svilupparsi contributi artistici e umani di natura composita nei diversi laboratori all’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno e all’esterno”. Laboratori accompagnati nei dodici mesi da due concorsi nazionali, uno di scrittura rivolto alle persone detenute ed uno di cinema per cittadini liberi, oltre ad un contest musicale nelle periferie.
È grazie a questo viaggio ed a queste tappe che ha preso corpo e forma l’edizione di LiberAzioni 2019 in programma dal 18 al 20 ottobre a Torino. Un programma arricchito da numerosi eventi di avvicinamento a partire da lunedì 14 ottobre in diverse location del capoluogo piemontese.
Curato dalla cooperativa sociale ETA BETA SCS e dall’Associazione Sapereplurale, il concorso nazionale di scrittura dal titolo “Io sono tante/i” ha visto pervenire da tutta Italia oltre cinquanta racconti brevi, ricchi di sollecitazioni e come ha sottolineato Susanna Ronconi di Sapereplurale “di stimoli per invitare a pensare l’identità come molteplicità.” Le stesse organizzazioni hanno inoltre realizzato due laboratori di scrittura autobiografica, uno all’interno della sezione femminile del carcere di Torino e uno all’esterno nel quartiere delle Vallette presso la Biblioteca Civica F. Cognasso che hanno rappresentato per i partecipanti “un’occasione per ritrovare una strada per il futuro”.
Una selezione dei dieci racconti finalisti del concorso di scrittura sarà protagonista del reading a cura dell’Associazione Quinto Polo sabato 19 presso il Teatro don Orione di Piazza Montale quale intermezzo tra l’incontro con lo scrittore Roberto Manfredi ed il suo libro “Artisti in galera” alle ore 18:00 e lo spettacolo La classe della compagnia Voci Erranti dei detenuti di Saluzzo in scena alle 20:45 con la regia di Grazia Isoardi. La premiazione ufficiale dei racconti vincitori (3 premi in denaro), scelti da una giuria mista composta da detenuti dell’Alta Sicurezza del carcere di Torino e da professionisti dell’editoria accompagnata da brani e musiche di Omar Pedrini si terrà a seguire nella serata di domenica 20.
Stesso data e luogo per la premiazione del concorso di cinema (cortometraggi), nonché composizione mista per la giuria, con professionisti e studenti del Polo Universitario dell’istituto di pena torinese, che hanno partecipato al laboratorio di critica cinematografica sui “prison movie” con il Prof. Claudio Sarzotti di Antigone Piemonte. I diciotto video in concorso saranno proiettati sempre al Teatro Don Orione nelle giornate di giovedì 17 alle ore 20:30 e sabato 19 alle ore 15:30 e domenica 20 alle ore 20:00.
Ad aprire LiberAzioni 2019 sarà lo spettacolo di Paolo Rossi venerdì 18 ottobre alle ore 9:00 presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno che replicherà al Teatro Don Orione alle ore 21:00.
Completano il calendario del Festival numerosi altri eventi a partire dal Convegno La pena dopo la pena alle ore 10:00 presso il Campus Luigi Einaudi sabato 19 per interrogarsi su quali sono i limiti della pena, con interventi tra gli altri della componente dell’Ufficio del Garante nazionale delle persone private della libertà Emilia Rossi e del giornalista Davide Demichelis. Sempre il 18 sarà possibile provare un’esperienza di realtà virtuale all’interno del carcere con VR Free di Milad Tanghir, mentre domenica 20 prima delle premiazioni gli appuntamenti sono alle 17:00 con Omar Pedrini e il suo libro Cane sciolto ed alle 18:00 con uno spettacolo teatrale di Clara Galante ispirato ai Pensieri dal carcere di Pierre Clèmenti.
Numerosi anche gli appuntamenti di avvicinamento al festival frutto dei laboratori e workshop di LiberAzioni, come la mostra presso Palazzo Barolo curata da Elena Patrignani “Oltre tra dentro e fuori”, aperta al pubblico dal 16 ottobre al 17 novembre. Dove l’oltre del titolo è “un invito ad andare oltre il pregiudizio il luogo comune, oltre se stessi”, un po’ come hanno fatto gli “artisti in mostra” come evidenziato dalla stessa curatrice. I detenuti della Sezione Sanitaria Promoteo e di Alta Sicurezza del carcere di Torino che hanno partecipato ai workshop di disegno con Petra Probst e Jafhis Quintero e di fotografia con Francesca De Dominicis.
Oppure gli incontri di martedì 15 alle ore 18:00 e di lunedì 14 ore 17:30.
Il primo presso Laadan – Centro Culturale e sociale delle donne in via Vanchiglia 3 con Donne Recluse per riflettere sulla detenzione femminile attraverso le esperienze di un laboratorio fotografico nel carcere femminile della Giudecca a Venezia o di interventi autobiografici nelle sezioni femminili delle carceri di Pisa, Firenze e Torino. Il secondo in via Cesare Battisti 4/B presso l’Unione culturale Franco Antonicelli per conoscere alcune esperienze di scrittura in carcere come quella dello scrittore Alessio Romano che per LiberAzioni ha curato un corso con i detenuti dell’Alta Sicurezza.
Un’occasione LiberAzioni 2019 festival delle arti dentro e fuori per parlare di carcere non solo tra specialisti, ma per arrivare ad un pubblico più vasto per dare visibilità a riflessioni sull’articolo 27 della Costituzione in un periodo in cui non gode certo di buona fama
Per saperne di più: www.facebook.com/liberazionifestival/
G. B.