I principali esponenti furono Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni e Mario Schifani, le loro opere sono caratterizzate da riflessioni politiche, sociali, e storico culturali estranee ai colleghi d’oltreoceano. Il movimento nasce nel fermento della Roma anni ’60 e consacrato alla Biennale di Venezia del 1964.
Un movimento del tutto autonomo i cui lavori hanno oggi quotazioni importanti, basti pensare ai record di Mario Schifano (893 mila dollari) e di Tano Festa (517 mila dollari) registrati da Christie’s nel 2015-16.
Il percorso espositivo si apre con Francesco Angeli, la cui aquila romana traslata in una banconota da un dollaro ha perso il peso della storia, fagocitata dal consumismo a stelle e strisce; accanto, una svastica nazista ripetuta centinaia di volte sullo stesso foglio, un simbolo stereotipato dal senso sbiadito.
Il principio della reiterazione affiora anche nei ritratti argentei di Giosetta Fioroni, che nonostante l’evidente richiamo alle serigrafie di Andy Warhol non sono immagini piatte di superficie, ma scavi profondi nell’interiorità, ombre cariche di valori simbolici ispirati a un immaginario fiabesco. Sentimenti autentici, gli stessi cui alludono le “Finestre” di Tano Festa, oggetti di uso quotidiano trasformati in dipinti materici. Infine alcuni paesaggi appiattiti di Mario Schifano, carcasse di scenari naturali strappati al flusso del tubo catodico, s’interrogano sul senso della pittura.
(Redazione)
Info
Galleria Accademia – Torino
Fino al 25 marzo 2017
Orario: mar. – sab. 10:30-12:30/ 16:30-19:30
Per saperne di più: Leggi l’articolo dedicato di Gianni Milani su Findart