Impegno e libertà

Resistenti: Centro Studi Giorgio Catti

“50 anni di impegno per la libertà, l’eredità della Resistenza di ispirazione cristiana in Piemonte”  è il titolo dell’interessante mostra ospitata alla Biblioteca Nazionale di Torino in p.zza Carlo Alberto, a cura del Centro Studi Giorgio Catti.

E’ un titolo che vuole indicare come, dopo gli anni della lotta contro il nazifascismo, l’impegno di chi era stato protagonista di quei duri anni di guerra sia continuato nel solco della difesa della democrazia. La mostra celebra il 50esimo anniversario di fondazione del Centro studi “Giorgio Catti”, intitolato a uno dei protagonisti della lotta partigiana, caduto il 30 dicembre 1944,  durante un rastrellamento dei paracadutisti della Folgore repubblichina  sopra Cumiana. Catti era uno dei capi della banda partigiana autonoma detta del “ Gran Dubbione”, conosciuta dalle popolazioni locali come  la “ Banda cattolica”. Diversi sono stati  gli esponenti cattolici piemontesi impegnati nella Resistenza e nell’aiuto agli ebrei perseguitati, fra questi anche sacerdoti. La mostra ci ricorda le loro figure: lo stesso Giorgio Catti con il fratello Piero, Gino Baracco, Silvio Geuna, Valdo Fusi, Anna Rosa Gallesio, Icilio Ronchi della Rocca, Ennio Pistoi con la moglie Irma, Ado Pedussia, solo per citarne alcuni. Proprio Pistoi fu a capo di uno degli episodi più spavaldi e rischiosi della lotta partigiana a Torino: il 19 settembre del 1944, travestiti da militi della Repubblica sociale, un gruppo di partigiani da lui comandato fece irruzione nel carcere militare di via Ormea a Torino e liberò 148 detenuti politici destinati alla deportazione in Germania. Spesso i membri della Resistenza di ispirazione cristiana collaborarono con il Cardinale di Torino Maurilio Fossati e altri sacerdoti e suore nel nascondere famiglie ebree ricercate da nazisti e fascisti. Un’opera che costò l’arresto dello stesso segretario particolare del Cardinale di Torino, don Barale. Insomma, come si trova scritto nelle informative delle autorità della repubblica di Salò, il mondo cattolico, religiosi compresi, era ritenuto in massima parte  ostile al regime e all’occupante tedesco. La mostra ci racconta tutto questo ed è articolata per  sezioni: La Resistenza in Italia, Istantanee di vita partigiana, Vite di protagonisti, Il centro studi Catti di Torino ( 1966- 2016). Un’attenzione particolare è riservata all’ inedito patrimonio archivistico e librario custodito dal Centro Catti, così da poterne conoscere per la prima volta implicazioni e valenze storiche e culturali.

Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino – Auditorium Vivaldi p.za Carlo Alberto, 5/A
Fino al 29 Aprile
Orari: feriali 10-18, sabato 10-13.
Info: info@centrostudicatti.it – tel. 3356459938
Ingresso libero e visite guidate a cura degli studenti del progetto Scuola – Lavoro

(P. G.)

Per saperne di più: www.centrostudicatti.it

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