Immergersi nella natura

via ferrata di caprie

Amare la natura vuol dire rispettarla, conoscerla e cogliere le molte possibilità che regala. Tra le tante offerte vogliamo raccontarvi le bellezze delle vie ferrate, un modo originale per ammirare la maestosità delle montagne. La via ferrata, sinteticamente detta ferrata, è un misto tra una camminata e un’arrampicata e richiede un’attrezzatura specifica, ecco quello che dovete avere:

  • casco da arrampicata
  • imbrago da arrampicata
  • 2 longe (cavo o fettuccia), 2 moschettoni e un dissipatore.
  • abbigliamento sportivo
  • scarpe da trekking
  • guanti

Per chi non ha mai affrontato una ferrata è utile sapere che tutto il percorso è accompagnato da un cavo di acciaio che serve per agganciarsi e rimanere in sicura durante il viaggio. il cavo è suddiviso da segmenti di circa 6 metri l’uno, è importante rimanere sempre agganciati al cavo, quindi quando si passa da un segmento all’altro si deve ricordare di non sganciare contemporaneamente i moschettoni, ma spostarne prima uno e poi l’altro.
Avere un’attrezzatura adeguata e un’attenzione sempre costante è molto importante per potersi divertire senza rischiare di farsi male.
Per entrare nel dettaglio la redazione di Eta Beta Magazine vi porta in Piemonte nella Bassa val Susa: a Caprie. Un territorio che offre molte possibilità per gli amanti della natura, tra cui questa piacevole ferrata oltre alle numerose pareti di arrampicata di diverse difficoltà.
Dal parcheggio (strada di Novaretto), facile da trovare poiché  ci sono tutte le indicazioni utili per raggiungerlo, bisognerà fare una camminata di dieci minuti per arrivare all’inizio della ferrata. Il percorso ha un dislivello di 350 metri è suddiviso in due parti, la prima un po’ più facile, la seconda un po’ più impegnativa. In questo percorso le opzioni sono diverse difatti a conclusione della prima parte potrete decidere se proseguire o se ritornare al parcheggio in questo secondo caso troverete le indicazioni per percorrere il sentiero che vi riporterà indietro.
Percorrendo la seconda parte della ferrata, poco prima del termine potrete divertirvi e sperimentarvi nell’attraversamento di un   ponte tibetano  lungo 25 metri. Anche in questo caso esiste un’alternativa  per evitare il ponte tibetano utilizzando una variante dal basso.
Durante il percorso la montagna, il bosco e la parte rocciosa creano un intorno e una  vista affascinante,  in molti punti si ha la sensazione che la Sacra di San Michele, situata nel monte di fronte (Monte Pirchiariano), segua l’escursionista.
L’intero percorso richiede dalle due alle tre ore complessive, arrivati in cima per ritornare al parcheggio occorrerà seguire un sentiero per circa mezz’ora.
Questa ferrata è percorribile tutto l’anno, nelle giornate estive, essendo esposta a sud, sconsigliamo di farla nelle ore più calde.
A giugno, quando le giornate sono più lunghe è piacevole cominciare la ferrata nel tardo pomeriggio, per concluderla con le ultime ore del giorno. Giusto in tempo per cenare a Caprie ammirando la Sacra di San Michele con la sua illuminazione serale.

(G. D.)

Per saperne di più: www.comune.caprie.to.it

Referenze fotografiche: Giulia D’Ursi

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