L’Austria aumenta la spinta per la tassa digitale sulla Big Tech

L’Austria sta lavorando attivamente per una tassa digitale su scala europea per le grandi aziende tecnologiche come Apple e Google. Hartwig Löger, ministro delle finanze austriaco, ha dichiarato al Financial Times che una priorità durante la presidenza del suo paese durante la seconda metà di quest’anno porterebbe i governi ad analizzare i dettagli delle proposte della Commissione europea per una tassa temporanea sulle entrate delle società digitali.

I piani austriaci sono sostenuti da alcuni paesi, come Francia e Spagna, che li vedono come un modo efficace per far pagare più tasse alle società tecnologiche. Ma le proposte sono state contrastate da altre nazioni dell’UE, tra cui Irlanda, Lussemburgo e Svezia, che sostengono che i piani si discostano dai principi concordati a livello internazionale e complicherebbero gli sforzi per raggiungere un accordo globale sul calcolo degli utili imponibili del settore. Berlino ha anche espresso riserve in merito ai dettagli delle proposte della Commissione, nonostante sia stato uno dei primi sostenitori dell’azione dell’UE.

Angela Merkel, cancelliere della Germania, e il presidente francese Emmanuel Macron hanno fatto una richiesta congiunta il mese scorso per “un accordo UE su un’equa tassazione digitale entro la fine del 2018”. Il signor Löger, che ha lavorato nel settore assicurativo per 30 anni prima di entrare nel governo austriaco lo scorso anno, ha dichiarato che l’incapacità dei sistemi fiscali nazionali di toccare in modo efficace i profitti realizzati da alcune delle maggiori società mondiali ha reso indispensabile agire.

E. P.

CHIUDI