Epson e l’orologio del Mecca Royal Clock Tower

Epson robot

Con capogruppo Seiko Epson Corporation, il Gruppo Epson conta oltre 80.000 dipendenti in 86 società nel mondo. Mentre, negli anni ’80, gli orologi da polso diventavano sempre più piccoli, Epson sviluppava robot per assemblare i minuscoli componenti che le mani e gli occhi umani non erano più in grado di mettere insieme in modo rapido ed efficiente. Epson Robots si presenta sul mercato nordamericano e sudamericano nel 1984, quando il gruppo Epson Factory Automation inizia a condividere la sua esperienza nell’assemblaggio di componenti di alta precisione con altri produttori su scala mondiale. Originariamente creato per supportare le esigenze di automazione interne, Epson Robots diventa rapidamente popolare in molti dei siti di produzione più importanti in tutto il mondo. Negli ultimi 32 anni, Epson Robots ha guidato il settore per le applicazioni di assemblaggio di componenti di piccole dimensioni, grazie all’introduzione di robot capaci di assemblare non più solo orologi ma anche auto, telefoni, computer, prodotti medicali e molto altro. Uno dei punti forti di Epson è che non costruisce solo robot per la produzione in altre aziende, ma li utilizza anche per realizzare i propri prodotti, e questo è un ottimo modo per sapere quali sono le caratteristiche di un buon robot.
A crescere non è stata solo la divisione, ma anche gli orologi. Epson ha contribuito all’assemblaggio del gigantesco orologio che si trova in cima al Mecca Royal Clock Tower Hotel (noto anche come Abraj Al Bait Towers). Si tratta di un complesso nuovissimo posto nei pressi del luogo più sacro nella Mecca, in Arabia Saudita, laddove ogni anno milioni di musulmani devoti compiono un pellegrinaggio (o Hajj), e ospiterà moltissimi di loro.

Il Mecca Royal Clock Tower Hotel è un edificio dalle dimensioni impressionanti. Con un’altezza di 601 metri, è il quarto edificio più alto al mondo (superato solo dal Burj Khalifa di Dubai, dal Tokyo Sky Tree e dalla Shanghai Tower). Ha inoltra il primato di hotel più grande del mondo (superficie utile di 1.500.000 mq). in grado di offrire alloggio a 100.000 persone), con la torre dell’orologio più alta ed i quattro quadranti più grandi al mondo, ognuno di 46 metri di diametro, con la loro sommità che si trova all’altezza di 540 m. dal suolo, visibili da una distanza di 25 chilometri di giorno e 30 di notte. Il costo complessivo della struttura, inaugurata nel 2012, è stimato in circa 15 miliardi di dollari.
Non è solo la dimensione ad essere impressionante, ma anche l’aspetto estetico e l’innovazione tecnologica dell’orologio. Se nella luce intensa del giorno il quadrante è classico, bianco con lancette e numeri neri, di notte brilla di un verde acceso con lancette e numeri bianchi, e questo grazie a oltre mezzo milione di LED singoli e 200 tonnellate di componenti elettronici racchiusi nella torre. La torre dell’orologio è stata progettata dalla società tedesca Premiere Composite Technologies e l’orologio dalla ditta svizzera Straintec. Hanno contribuito gli specialisti austriaci dell’illuminotecnica Bartenbach Lichtlabor, mentre i componenti elettronici sono stati sviluppati e assemblati a Salisburgo da Digital Elektronik.
Epson è entrata in gioco nella fase di assemblaggio dei LED. Davanti a ognuno di essi doveva essere applicata una protezione in vetro, trasparente sui LED bianchi e bianca traslucida su quelli verdi: tutto questo è stato progettato per generare i diversi effetti di giorno e di notte e anche per creare l’estetica unica dell’orologio. Se applicare a mano le protezioni in vetro, una per una, a mezzo milione di LED avrebbe richiesto tempi proibitivi, si è rivelato invece un lavoro ideale per la gamma di robot di produzione Sixaxis di Epson, che sono stati in grado di completare questo genere di attività in modo rapido e accurato in pochi mesi.
Precisione e qualità erano aspetti fondamentali: nonostante il design intelligente della torre che consente di sostituire i LED dall’interno dell’orologio, per ridurre la manutenzione è comunque necessario fare i conti con i 50°C del deserto, i venti forti, la polvere e la sabbia. Ogni LED doveva essere quindi assemblato per resistere a tali condizioni proibitive.

Per realizzare il lavoro, Digital Elektronik ha acquistato quattro robot Epson, che hanno completato l’attività in pochi mesi. Da allora Digital Elektronik ha impiegato i robot in nuove applicazioni, alcune simili e altre molto diverse, dimostrando così alcuni dei maggiori vantaggi offerti dai robot Epson: la versatilità e la possibilità di essere riutilizzati. Volker Spanier, responsabile Factory Automation di Epson Germany, spiega: “Credo sia un ottimo esempio di come i robot Epson possono migliorare l’efficienza della linea di produzione e completare attività impossibili a mano. È bellissimo vedere i nostri robot che partecipano alla costruzione di un edificio così straordinario, che resisterà alla prova del tempo”.

E. P.

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