#bastapregiudizi: una partita speciale in carcere

Pregiudizi e carcere

Siamo vicini al giorno di Natale e il nostro staff, non poteva farci un regalo migliore. Oggi (domenica 10 dicembre 2017) disputeremo un test match, contro il Settimo Torinese” Mixed Ability”, una squadra formata  da ragazzi disabili e normodotati, che ha partecipato, ottenendo ottimi risultati, a livello internazionale, ai campionati mondiali di rugby, per persone con “abilità diverse”, con un terzo e quarto posto, che promettono ulteriori e migliori, piazzamenti nelle future edizioni.

Nonostante il freddo pungente, la giornata promette bene, ci avviamo al campo da gioco, con il solito entusiasmo pr partita,  aspettando, con curiosità, l’arrivo dei nostri avversari, dei quali, a parte qualche dettaglio, non sappiamo praticamente nulla. Al loro arrivo si scalda l’atmosfera e si rompe subito il ghiaccio, causato più dal freddo, che da altro.

Quindi ci si scambia, un amichevole saluto, presentandosi,  fra mille sorrisi, strette di mano e altrettanti  abbracci calorosi. Faccio gli onori di casa, fermandomi a parlare, per qualche minuto, con i genitori dei nostri ospiti, che si dimostrano fin da subito, molto disponibili e aperti al dialogo. Mi raccontano, velocemente,  in che cosa consiste il progetto “Mixed Ability” e subito capisco di avere a che fare con gente tosta, con una forza ed una motivazione impressionanti. Mi parlano orgogliosi, dei loro figli e degli enormi miglioramenti, che stanno avendo,  grazie al progetto del rugby. Mi spiegano che questa è composta, da ragazzi senza, o con varie disabilità, che vanno dalla Sindrome di Down, alla Tetraplegia e ci tengono a precisarmi che, in quest’associazione, oltre ad aver trovato una grande solidarietà,hanno scoperto una vera e propria famiglia, dove, sostegno,  comprensione e dialogo non mancano mai, qualità, che il rugby privilegia e sponsorizza da sempre. Finite le presentazioni, i ragazzi, sono pronti e si passa alla battaglia sul campo.

Inizia il riscaldamento e guardando le due squadre da fuori, non noto nessunissima differenza,” perché, non c’è nessuna differenza”. Il loro allenatore, ci tiene subito a precisare che sarà rugby vero, senza nessuna esclusione di colpi, a parte qualche piccolo e necessario  accorgimento dovuto. Leggo nei loro occhi, una forza, una grinta, ed una determinazione, che mi trascina (nonostante io non possa giocare, a causa di un infortunio) in campo con loro, inorgogliendomi, di poter assistere partecipando da spettatore a questa straordinaria giornata. Sono tutti pronti, uniti dalle loro diversità, alla ricerca di un’altra indimenticabile, sfida con se stessi e con gli avversari.

Palla al centro e calcio di inizio. Il match si rivela fin da subito, all’altezza delle aspettative, non si riescono a contare, i placcaggi e le azioni veloci palla in mano, le penetrazioni, degli uomini del pacchetto di  mischia rendono la partita dura ma molto piacevole da vedere, finché al quarto e ultimo tempo il “mixed Ability” riesce a sfondare, con il loro uomo migliore, il piccolo Simone, mandandolo dritto in mezzo ai pali, concludendo la partita con una splendida e furba meta… La partita finisce con il triplice fischio dell’arbitro e il risultato, a questo punto, sembra  davvero ininfluente, visto lo spirito, le emozion ie le motivazioni che hanno caratterizzato questa giornata, suscitando in tutti i presenti , un senso di unione e fratellanza, senza precedenti…

Si passa al saluto finale, dove ci si riunisce in mezzo al campo, tutti uniti e abbracciati, in uno strettissimo e compatto cerchio umano, urlando all’unisono, in alto, verso il cielo, con orgoglio e fierezza, l’ennesima vittoria, ottenuta da questi ragazzi, davvero speciali… Dopo il saluto, arriva il momento di mettersi in posa, per le foto di gruppo, che renderanno ufficiale questo gemmellaggio, tra La Drola e i nostri nuovi fratelli del “Mixed Ability”, giornata all’insegna del rugby e della solidarietà. Doccia calda e tutti al terzo tempo.

Il menù prevede un semplice e modesto piatto di pasta al sugo che, con la compagnia dei nostri nuovi amici, ci ripagherà sicuramente di tutte le fatiche fatte sul campo.  Simone, che come vi avevo già raccontato prima, ha trasformato gloriosamente l’ultima meta della partita, chiede a gran voce, come premio, il suo dolce preferito ”il profiterol”e quando capisce, che questo non sarà possibile, per tutta risposta, ci regala uno dei suoi più splendidi e affettuosissimi sorrisi, trasmettendoci così un’allegria e una gioia immense , che segneranno per sempre tutte le nostre risate future… Si commenta la partita con le varie situazioni di gioco, ricordando quell’azione piuttosto che l’altra, com’è consuetudine, in un terzo tempodi rugby, che si rispetti. Vado a fare due chiacchere con il loro capitano, che mi spiega meglio le tante motivazioni e i vari obbiettivi che caratterizzano questo progetto, nel quale, troviamo subito molti punti in comune, perché in entrambi i nostri progetti, l’obbiettivo principale è quello di combattere i pregiudizi e l’emarginazione sociale, che purtroppo per pura stupidità prolifica, radicandosi nella società dei “normali”. Questa è davvero la battaglia più dura da vincere, ma giornate come queste, sicuramente aiutano e fanno crescere dentro di noi, una consapevolezza e una determinazione che non ha rivali.

Da oggi, noi de “La Drola” tifiamo per i nostri compagni del “Mixed Ability” e ad ogni nostro futuro urlo di battaglia, prima e dopo, ciascun match giocato, noi, ci rivolgeremo al cielo, proprio come abbiamo fatto oggi,  gridando, con più forza e convinzione, la nostra voglia e il nostro bisogno di essere liberi, da tutti quei pregiudizi  che ci affliggono, condizionando le nostre esistenze, già dure e complicate di per sé…

#bastapregiudizi

C. D. B.

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