I maggiori siti di e-coomerce: Amazon

Amazon - siti di ecommerce

Cresce il business via internet e Amazon si conferma la web-company più ricca al mondo. Lo ha rilevato uno studio di Mediobanca sulle Software & Web Companies. Il comparto nel 2015 ha raggiunto a livello mondiale i 466,8 miliardi di €, un +26% sul 2014 e +212% sul 2009

Una crescita media annua del 21% che ha fatto volare l’occupazione.

E in Italia? La ricerca “E-commerce in Italia 2015”, svolta dalla nota società di consulenza digitale e web Casaleggio Associati, mette in evidenza dei dati davvero interessanti che riguardano la crescita dell’e-commerce in Italia; in particolare, pone l’accento sulla crescita che caratterizzerà i prossimi mesi del 2015. Dal 2004 al 2012 il fatturato dell’e-commerce in Italia ha conosciuto un incremento medio del 39% annuo. Il 2013 ha registrato, rispetto agli altri anni, la crescita più bassa del solo 6%, mentre il 2014 ha registrato un incremento dell’ 8% con un fatturato di circa 24,2 miliardi di euro. Nonostante la crescita rispetto all’anno precedente, l’Italia risulta posizionata nettamente indietro rispetto agli altri mercati avanzati.

Per quanto riguarda l’Europa, se pensiamo che il valore dell’e-commerce in Italia è pari a circa un decimo di quello britannico, possiamo ben comprendere come l’Italia abbia ancora molto lavoro da fare per non rimanere indietro alle altre nazioni europee, soprattutto Gran Bretagna, Germania e Francia, che puntano alla penetrazione in altri mercati per estendere il proprio raggio di azione.

Amazon

Si tratta del più famoso ed è considerato il più grande portale di vendita online del mondo. Fondato nel 1994 da Jeff Bezos ha sede a Seattle (WA) negli Stati Uniti. Ha iniziato come online bookstore (commercializzava solo libri) ma si è rapidamente diversificato fino a coprire, con la propria offerta, centinaia di categorie merceologiche fisiche e digitali

Offre ai propri clienti molte interessanti caratteristiche, come diversi metodi di pagamento facile, sconti, checkout rapido, consegna veloce e una vasta gamma di articoli a prezzi vantaggiosi. Amazon è anche uno strumento molto valido per iniziare a vendere online e per certi versi potrebbe risultare ancora più semplice di eBay. Su Amazon per inziare a vendere occorre solo un vasto assortimento di prodotti (almeno 400) e i relativi codici EAN (European Article Number è una famiglia di codici a barre soggetta alle specifiche della GS1 a cui aderiscono un centinaio di paesi) che verranno inviati in un file excel e saranno, da subito, disponibili per l’acquisto. La differenza sostanziale è che nel caso di Amazon per iniziare a vendere non ci sono costi fissi, ma si paga solo sul venduto anticipando i prodotti e percependo dopo circa 15gg il totale venduto escluso una percentuale (circa il 15%) che Amazon trattiene come compenso. Altra differenza è che l’utente Amazon rispetto a quello eBay non sta cercando il prezzo più basso, ma il prodotto che desidera e un’esperienza di acquisto sicura e veloce. Quindi è possibile vendere il proprio prodotto a prezzi leggermente più alti rispetto ad eBay. Il maggiore vantaggio di Amazon è che se il prodotto risulta già presente all’interno del database non occorre preparare schede prodotto corredate da foto (cosa obbligatoria su eBay), d’altro canto però Amazon è più intransigente: se si annullano troppi ordini o la media dei feedback è bassa l’account venditore viene immediatamente disattivato. Un altro motivo alla base dalla popolarità di Amazon è il “Programma di affiliazione”, che aiuta gli utenti a guadagnare ponendo riferimenti ai prodotti presenti su Amazon invitando i visitatori online a comprarli.

Amazon.com è un sito web personalizzato per ogni paese separatamente. Da Amazon India ad Amazon in Australia, tutto è disponibile per il consumatore. Amazon fa concorrenza a tutti i portali di shopping online locali in tutto il mondo. The another reason behind the popular of the amazon is the “Affiliate Program” which helps the users to make money by referring the things on amazon with someone in online.

Con Amazon si assiste per la prima volta ad un evento storico: l’e-commerce batte il software. Amazon supera Microsoft e diventa prima per fatturato tra i giganti web & software. L’indagine sulle multinazionali di questo tipo dell’Area Studi Mediobanca ha incoronato nel 2014 la società di Jeff Bezos come regina del mercato online. Amazon ha dominato nel 2014 con oltre 73 miliardi di euro di fatturato, crescendo del 19.5% rispetto al 2013. Amazon ha mantenuto la sua leadership nel 2015 con un fatturato di 98 miliardi (+20,2% sul 2014). Dall’inizio del 2016 le sue quotazioni sono scese del 16% e in particolare sono crollate dopo la pubblicazione dell’ultimo bilancio, avvenuta a fine gennaio, nonostante mostrasse i profitti trimestrali più alti di tutta la sua storia. Il problema è che i profitti, più che quadruplicati rispetto a un anno prima, restano comunque pochissimi, solo 600 milioni di dollari, rispetto ai 107 miliardi di fatturato 2016. Bezos reinveste quasi tutti i guadagni nel rendere sempre più grande il suo impero e non si cura di far capire in anticipo agli analisti come andranno i conti trimestre per trimestre. Così le aspettative degli investitori quasi sempre non sono soddisfatte. E Amazon.com sale e scende in Borsa come sull’ottovolante: assomiglia più a una penny stock (titolino volatile) che a una solida blue-chip (titolo-guida), ha commentato Bloomberg news.

Amazon.com sta diventando sempre più onnipresente: fra poco anche per strada. Dopo l’esperimento della prima libreria nella sua città natale, Seattle, l’anno scorso, sta programmando infatti l’apertura di 400 negozi fisici in America, secondo il responsabile della catena di centri commerciali Sandeep Mathrani. L’obiettivo non sarebbe solo fare una spietata concorrenza al rivale Barnes Noble: secondo gli analisti del Wall Street Journal i negozi diventeranno dei magazzini decentrati per tutta la merce venduta online, tagliando i costi delle consegne e delle rese.

(e. p.)

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